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martedì, 12 Novembre 2024
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Puglia, record storico per il turismo estivo: superata l’estate del 2019

A giugno, luglio e agosto 2022 più di 10 milioni di presenze e oltre 2 milioni di arrivi

Turismo, una stagione estiva da record rispetto al 2019 e che racconta una Puglia internazionale, sempre più innovativa ma al contempo custode delle sue tradizioni. E’ questo il ritratto che emerge dai dati dell’Osservatorio di Pugliapromozione, presentati stamattina in conferenza stampa al TTG di Rimini che è la più importante fiera del turismo b2b.

“La Puglia brilla in tanti settori, davvero le soddisfazioni sono tantissime. Siamo la regione che ha realizzato una delle migliori performance turistiche grazie al sacrificio degli operatori, alla promozione che la Regione Puglia ha realizzato e, soprattutto, grazie a questa meravigliosa umanità che ci ha raggiunto quasi da ogni parte del pianeta – ha dichiarato con orgoglio Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia – .

Oltre 2 milioni di arrivi durante l’estate, 10 milioni e duecentomila pernottamenti, con un incremento rispettivamente del 4,2 e del 3,1 per cento rispetto al 2019. Risultati del genere in un momento così difficile sono stati ossigeno puro sulle nostre aziende, sulla nostra economia, su tutto l’indotto del turismo e anche sull’immagine di una regione che continua ad attrarre non solo turisti ma anche investimenti, corsi di studio, grandi realtà di consulenza internazionale.

Insomma, c’è una capacità della Puglia di attrarre il mondo che è senza precedenti nella sua storia. Di questo, ovviamente, devo anche ringraziare la capacità di accoglienza dei pugliesi. Una cosa mi dicono sempre, al di là del fatto che si mangia bene, che il mare è il più pulito d’Italia, che ogni volta che c’è un problema tutti si fanno in quattro per risolverlo: la cosa più importante è che tutti qui si sentono a casa.

Quando i pugliesi vedono qualcuno arrivare, scendere dagli aerei, arrivare in autobus, in treno, hanno la coscienza dell’importanza che questo grande viaggio ha, non solo per l’economia, ma per la pace, la solidarietà, la conoscenza fra i popoli. Insomma, siamo un punto di riferimento di una Italia in questo momento molto complicata e, forse, anche un po’ smarrita. Ma la Puglia sa dov’è e dove vuole andare”.

Dal 2019, pre pandemia, al 2022 ecco cosa è successo in Puglia. Il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi ha evidenziato +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre pandemia del 2019, a fronte di una crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale. Da giugno ad agosto 2022 in Puglia si registrano 2.181.102 arrivi e 10.221.699 pernottamenti con una variazione del +4,2% e del +3,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato trainato dalla ripresa del turismo internazionale.

Il mese di luglio è stato particolarmente positivo con un incremento del +16% degli arrivi e del +5,5% delle presenze; a giugno il trend è del +2,2% per gli arrivi e del +6,4% per le presenze. Ad agosto non solo sono state confermate le presenze del pre-pandemia, ma anche per questo mese c’è stato un importante incremento della componente straniera che ha superato il dato del 2019, sia per gli arrivi che per le presenze.

E’ il racconto di un lavoro di squadra che mette insieme il valore degli imprenditori turistici che investono nella Puglia, i pugliesi che condividono la propria terra con i turisti che diventano nostri cittadini temporanei, insieme ad una attività intensa di programmazione dell’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, del Dipartimento Cultura Turismo e dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione che non si sono mai fermati, neanche nei mesi più complicati, portando avanti una strategia che sta concretamente conducendo verso la destagionalizzazione che è il traguardo più ambizioso.

“La Puglia del turismo continua a crescere e i dati ufficiali del periodo estivo 2022 lo dimostrano – afferma Gianfranco Lopane, assessore al Turismo Regione Puglia. Numeri importanti che smentiscono voci a volte prive di fondamento: l’attrattività della nostra terra e di tutte le sue destinazioni è forte ed occorre continuare a lavorare insieme, in uno sforzo corale, per migliorare ancora.

Oggi la crisi internazionale, il conflitto in Ucraina, il caro bollette mettono in difficoltà famiglie ed imprese e ci impongono di dare alle persone risposte concrete. Per questo chiediamo al nuovo Governo di attribuire un peso rilevante al Ministero del Turismo e di avviare i necessari confronti con le Regioni per mettere in campo una programmazione all’altezza delle questioni che incombono.

Da parte nostra, come Assessorato al Turismo della Regione Puglia, porremo al centro delle prossime iniziative la sostenibilità, con investimenti su cammini ed ecoturismo, e la digitalizzazione. Ragioneremo con i territori parlando di governance: il turismo oltre ad essere comunicazione è anche organizzazione. Ci soffermeremo sull’integrazione dei servizi e sulla loro qualità, da questo dovremo trarre indicatori nuovi che superino il dato quantitativo. Fondamentale la relazione pubblico-privato e i progetti sperimentali che abbiamo già in cantiere. Con operatori, partenariato e amministrazioni, condivideremo presto la bozza del nuovo Piano strategico del Turismo e della Cultura, per confrontarci e cogliere osservazioni costruttive. Dopo Rimini porteremo avanti anche il lavoro sulla nuova legge regionale del turismo. Insomma, un periodo impegnativo, ma che parte da evidenze incoraggianti”.

“Siamo riusciti ad intercettare la ripresa del turismo straniero ed a convogliarlo verso la Puglia, con attività programmatiche che hanno riguardato tutti i target turistici – dice Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione. Il risultato è evidente: il movimento turistico dall’estero nei tre mesi estivi è aumentato del +13% per gli arrivi rispetto all’estate pre pandemia a fronte di una crescita più contenuta (+2%) del turismo nazionale. In particolare, il mese di luglio, anche contro chi parlava di cali a doppia cifra, è stato molto positivo con un incremento del +16% degli arrivi e del +5,5% delle presenze. Il tasso d’internazionalizzazione nell’estate 2022 ha raggiunto una quota di stranieri, sul totale dei viaggiatori, del 25% per gli arrivi e 21% per le presenze, superando anche se di poco i livelli pre pandemia”.

I risultati raggiunti sono il punto di partenza di nuove progettualità che, a Rimini, sono stati condivisi con la partecipazione alla presentazionde dei dati estate 2022 dell’Osservatorio di Pugliapromozione con l’intervento  anche del sindaco di Trani Amedeo Bottaro, il vice sindaco di Vieste Rossella Falcone, il vice sindaco di Taranto Fabrizio Manzulli, l’assessore del Comune di Bari Ines Pierucci, l’assessore del Comune di Lecce Paolo Foresio, l’assessore del Comune di Brindisi Emma Taveri, la coordinatrice nazionale Turismo delle Radici Marina Gabrieli.

DATI IN SINTESI

Accanto alle destinazioni che abitualmente, in Puglia, attraggono i maggiori flussi turistici estivi ovvero la provincia di Lecce con il 31% e quella di Foggia con il 26%, si distingue la new entry di Bari che nel 2022 ha conquistato il 20%. Per l’incremento degli arrivi si distingue anche Brindisi con un + 14% mentre Taranto spicca per l’incremento nella permanenza (presenze) nonché per il riconoscimento ricevuto di recente come migliore località del turismo crocieristico.

NEL 2022 I FLUSSI ESTIVI PROVENIENTI DALL’ESTERO SEGNANO UN NUOVO RECORD

I principali mercati di origine, in termini di arrivi, sono Francia, Germania, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d’America.

Inflazione, caro carburante e contrazione del potere d’acquisto hanno parzialmente frenato i viaggi degli italiani, orientati verso mete di prossimitaà e soggiorni più brevi.

Per gli arrivi nazionali, i più consistenti sono quelli dei pugliesi che si muovono all’interno della Puglia, seguiti da Campania, Lazio e Lombardia.

Tra i Mercati emergenti Extra Ue 2022 segnaliamo: Australia, Canada, Brasile.

La Russia, la grande assente dell’estate 2022, è scesa giù dalla decima posizione della graduatoria 2019 per numerosità degli arrivi, alla trentatreesima del 2022. Nell’estate del 2019 sono stati registrati 14.000 arrivi russi, in quella del 2022 poco più di 2.500. Una perdita importante se si considera che nel 2019 il mercato russo ha superato le 100.000 presenze e i 33.000 arrivi, posizionandosi tra i primi 10 mercati stranieri.

La variazione dei flussi provenienti dall’estero nell’estate del 2022, rispetto al 2021, ha registrato un +80% sia per gli arrivi che per le presenze. Gli incrementi maggiori sono quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti.

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