Militari della Compagnia di Trani, nell’ambito delle attività finalizzate alla verifica della corretta osservanza della normativa antiriciclaggio, hanno eseguito un controllo amministrativo nei confronti di un esercizio commerciale, abilitato quale agente nei servizi di pagamento (c.d. “money transfer”), riscontrando violazioni sia a carico dell’esercente che nei confronti di clienti.
Le Fiamme Gialle hanno esaminato oltre 13.000 operazioni di trasferimento di denaro contante eseguite in un anno per un volume complessivo di transazioni di oltre 2,5 milioni di euro.
Gli approfondimenti hanno consentito di rilevare che alcuni clienti, in un ristretto arco temporale (al massimo di sette giorni), hanno sistematicamente aggirato il previsto limite di 1.000 euro per l’invio di denaro contante attraverso il money transfer, utilizzando – per il trasferimento all’estero delle somme – tecniche di frazionamento degli importi da spedire (c.d. smurfing).
Le condotte individuate hanno portato a contestare, a carico del gestore del money transfer e dei clienti, sanzioni sulla normativa che impone limitazione all’uso del contante e dei titoli al portatore.
Inoltre, nel corso dell’attività di controllo è stata rilevata l’inosservanza del titolare degli obblighi di
comunicazione relativi alle operazioni di rimessa di denaro effettuate da cittadini extra-comunitari sprovvisti di permesso di soggiorno, violazione che ha comportato la segnalazione all’Organismo degli Agenti e dei Mediatori Creditizi per l’eventuale cancellazione dall’elenco degli operatori finanziari.
Il controllo dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, degli strumenti di moneta elettronica e delle valute virtuali, che vede costantemente impegnati i Reparti della Guardia di Finanza, costituiscono un obiettivo strategico del Corpo, indispensabile per intercettare i capitali illeciti, contrastare forme di riciclaggio in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza.
Trani – Money transfer, esercizio commerciale aggira il limite di 1.000 euro: nei guai titolare e 9 clienti
E' stata rilevata anche l’inosservanza del titolare degli obblighi di comunicazione relativi alle operazioni di rimessa di denaro effettuate da cittadini extra-comunitari sprovvisti di permesso di soggiorno