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domenica, 24 Novembre 2024
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Andria – Un’altra batosta per lo sport in città: restano a casa 400 bambini

Il Comune non rinnova la convenzione per la gestione dei 3 impianti sportivi comunali alla Polisportiva Città di Andria, per "ripicca" alla radiazione di uno degli associati

“Sospese tutte le attività sportive”. Questo è l’avviso che, nelle ultime ore, stanno ricevendo a domicilio i genitori dei bambini e dei ragazzi iscritti ad alcune società afferenti alla Polisportiva Città di Andria.

Un messaggio eloquente che non lascia spazio a repliche, ma che getta ancora più nello sconforto una città già orfana di investimenti concreti nello sport, vedasi tra tutte la questione piscina comunale.

Non è ancora chiara la dinamica dei fatti, ma a quanto pare all’origine di tutto ci sarebbe il mancato rinnovo, da parte dell’amministrazione comunale, della convenzione per la gestione dei 3 impianti sportivi comunali (Palasport, Polivalente di via delle Querce, Polivalente di via La Specchia) affidata per un anno alla Polisportiva Città di Andria.

Il Comune ha reagito con quella che sembrerebbe essere una vera e propria “ripicca” per la radiazione, da parte della Polisportiva, di un loro associato:In esito alla radiazione di un associato da parte della Polisportiva Città di Andria a.s.d., quest’ultima ha perduto il presupposto legittimante l’affidamento della gestione degli impianti sportivi di cui alla citata convenzione, non costituendo più unico soggetto associativo interlocutore, in grado di raggruppare tutti i soggetti/associazioni sportive già storicamente fruitori delle strutture medesime ed in grado di autodeterminarsi nella loro fruizione e gestione”.

Da ciò deriva quindi la decisione di cinque associazioni sportive, con oltre 400 iscritti, di sospendere per protesta tutte le attività agonistiche e non, già avviate per la stagione in corso.
Doccia fredda per 400 famiglie che, da un giorno all’altro, hanno dovuto lasciare a casa i propri figli senza dare loro una valida spiegazione.

La scelta del Comune di Andria, condivisibile o meno, comporterebbe la perdita di oltre 50mila euro annuali, tra pulizia e canone di gestione delle strutture.
La gestione degli impianti tornerebbe quindi nella piena e diretta responsabilità del Settore Lavori Pubblici e quindi della municipalizzata Multiservice, con spese che, stando ai report annuali dei vecchi gestori, lieviterebbero a quasi il doppio di quelle attuali.

Chi ne giova da questa situazione? Nessuno. Chi ne perde? Cittadini e casse comunali.


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