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domenica, 24 Novembre 2024
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Andria – Festa Patronale, continuano le polemiche: “Come è stato possibile distruggere una festa come questa?”

CasAmbulanti: "Pagare fino a 500 euro per una festa che oggi vale molto meno di quelle che si stanno svolgendo nei comuni vicini, dove paghiamo somme nemmeno paragonabili a quelle di Andria, è un salasso indigesto"

“Continua a far discutere, ad Andria, la scelta dell’Amministrazione comunale di stravolgere la tradizionale Festa Patronale che vive un crescente declino”. Ad intervenire è l’associazione CasAmbulanti, nella persona del presidente Savino Montaruli.

“Gli insoddisfatti continuano a manifestare il loro dissenso e tra questi ci sono loro, gli Ambulanti fieristi che, fermi da due anni, speravano in un ritorno dignitoso della Festa di San Riccardo mentre si sono trovati di fronte al quasi nulla.

Nessun attrattiva, nessun elemento degno di attenzione e soprattutto un vero salasso.

Infatti, oltre all’esoso canone unico patrimoniale che pesa non poco sulle imprese, gli ambulanti, per ottenere un posteggio di dimensioni regolamentari come la legge prevede cioè di dimensioni che debbano perlomeno tendere almeno ai 32 metri quadrati, hanno dovuto esborsare, oltre che il canone unico anche il diritto di segreteria che il comune di Andria fa pagare di ben 50 euro a testa, la marca da bollo ed ovviamente gli oneri professionali per l’istruttoria della pratica.

Pagare fino a 500 euro per una festa che oggi vale molto meno di quelle che si stanno svolgendo nei comuni vicini, dove paghiamo somme nemmeno paragonabili a quelle di Andria, è un salasso indigesto.

Nel caso di Molfetta abbiamo vissuto una Festa Patronale straordinaria, con cinque giornate di vendite e uno scenario splendido, come era anche accaduto a Corato, a Canosa, a Barletta, a Terlizzi, a Bisceglie. Andria dunque fanalino di coda, città matrigna per gli Ambulanti eppure è la capitale dell’ambulantato in Italia.

Siamo delusi, profondamente delusi da come stiano andando le cose in questa città. Stiamo continuamento sollecitando interventi ed iniziative ma oltre ad un distacco politico ed istituzionale inaccettabile, sembra essere piombati in così poco tempo in un baratro senza uscita.

Eppure le potenzialità ci sono, la volontà dei privati e delle associazioni anche: dunque cosa sta bloccando la città di Andria? Chi e cosa la stanno facendo morire?” – se lo chiedono ripetutamente e da tempo da CasAmbulanti.

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