Un dato inatteso, che proviene dal rapporto di Save the Children con i dati di OpenData Istruzione, tra alcuni tristi primati, è quello delle palestre in dotazione delle scuole elementari e delle scuole medie nella provincia di Barletta Andria Trani.
Non solo un’eccellenza, ma addirittura un primato in Italia.
Ben oltre l’81% delle scuole di base della nostra provincia ha in dotazione una palestra, anche se nulla viene detto sullo stato delle manutenzioni, delle attrezzature e della distribuzione geografica.
Non è una mera questione di regolamenti, avvisi pubblici per le richieste di concessione in uso, con relativi punteggi e priorità, certo importanti, questo sarebbe un approccio burocratico avviato peraltro a macchia di leopardo sul territorio della provincia.
Occorre un respiro, una cura ed un’attenzione che vada oltre, che faccia di un dato, almeno una volta positivo, da volano per lo sviluppo dello sport, per la crescita dei nostri ragazzi, quale punto di riferimento per i quartieri. Non tagliare un’ora o un’altra a questa o quella società, o lasciare fuori esigenze e richieste magari pervenute fuori termine, oppure dire di no perché non hai uno statuto.
Il vero problema è la sottoutilizzazione delle palestre più marcata specie in orario extra scolastico, il tempo che finisce. Proprio quando ce ne sarebbe più bisogno.
Non mi nascondo che ci siano questioni organizzative, di costi, di sorveglianza, di competenze su chi fa che cosa. Ma deve essere chiaro che c’è qualcosa di più importante.
La sottoutilizzazione o addirittura la chiusura delle palestre è una circostanza che stride con le necessità e i bisogni dei giovani, delle società ed associazioni sportive minori, specie se si crede nello sport come strumento per una sana crescita e formazione, specie in età adolescenziale, con l’emergenza educativa e la dispersione scolastica che da più parti viene segnalata.
Credo che la questione meriti qualche riflessione e risposta in più. Una sensibilità più attenta.
E soprattutto: ha un senso tenere le palestre sottoutilizzate o chiuse quando abbiamo tanti giovani ed adolescenti per strada o davanti alle macchinette degli H24?
A cura di Luigi Carlo Rocco