I Carabinieri lo avevano arrestato il 16 aprile quando, a seguito di una perquisizione, erano stati rinvenuti, nella sua abitazione e dentro le scaglie di una palma del suo giardino, 9 grammi di cocaina e circa 65 grammi di hashish. Ma D.R., pregiudicato canosino classe ‘72, evidentemente non si era fermato nella sua attività di spaccio.
Il continuo andirivieni dalla sua abitazione, dove l’uomo era stato ristretto agli arresti domiciliari, non è passato inosservato. Pertanto nelle prime ore di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Andria unitamente ai colleghi della Stazione di Canosa, supportati da una squadra di Cacciatori del Gargano ed una unità di cinofili di Modugno per ricerca di stupefacenti, hanno eseguito un’accurata perquisizione.
Le operazioni, questa volta, sono state estese a tutte le pertinenze del giardino dell’abitazione costituite da una vasta area agricola, in parte incolta, che è stata minuziosamente setacciata.
È stato il segnale del cane anti-droga Fighter a indirizzare le ricerche su alcuni grossi cespugli ubicati al limite di una scarpata, proprio sul confine del terreno, dove veniva rinvenuta una borsa contenente un significativo quantitativo di stupefacente.
Circa 600 grammi di hashish e quasi mezzo chilo di marjuana.
Inoltre, nelle immediate vicinanze, sempre tra i rovi, ben nascosti alla vista, i militari rinvenivano altre due borse contenenti armi: un fucile, 3 pistole (tra cui una 357 magnum in ottimo stato di conservazione con matricola abrasa) e munizioni di diverso calibro.
Le ricerche si sono protratte per diverse ore e, quasi al termine, il cane anti-droga ha nuovamente segnalato una palma – analogamente a quanto occorso in occasione del primo arresto – consentendo il rinvenimento di un involucro contenente 15 grammi di cocaina altri due proiettili 7.62.
I militari hanno così tratto nuovamente in arresto l’uomo che, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura di Trani, è stato associato in carcere. Adesso dovrà rispondere non solo della detenzione di stupefacente ma anche, cosa ben più grave, di detenzione illegale di armi di cui una anche clandestina.
L’operazione rientra in una più ampia attività di controllo del territorio e contrasto ai fenomeni criminosi legati alla droga che la Compagnia di Andria, che ha acquisito Canosa da novembre con l’istituzione del Gruppo Carabinieri di Trani, sta ponendo in essere con grande impegno.