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venerdì, 22 Novembre 2024
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Allarme uva da vino, prezzi stracciati dai 35 ai 16 euro al quintale

C.L.A.A.: "Il silenzio assordante di chi dovrebbe rappresentare il settore"

Ancora una volta, e ripetiamo ancora una volta, continuano a restare in silenzio tutti gli attori che dovrebbero difendere e rappresentare un comparto ormai destinato a chiudere i battenti. Stanno arrivando da tutti i fronti voci molto deludenti per quanto riguarda il mercato, con prezzi troppo bassi delle uve da vino, presenti nel nostro agro provinciale.

Tutte le varietà, anche quelle pregiate, stanno riscontrando prezzi di mercato bassissimi toccando i 30/35 euro al quintale ma le varietà comuni stanno subendo prezzi stracciati da 16/17 euro al quintale. Ci sono zone come quella di Cerignola dove stanno accelerando la raccolta perché, a causa di intense piogge cadute nei giorni scorsi, l’uva sta marcendo.

Il segretario del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, per. agr Zagaria Natale, dichiara : “la nostra non è una lamentela ma una richiesta di un minimo di dignità, visto che nell’ultimo anno abbiamo riscontrato aumenti in tutti i settori di cui l’agricoltura non può fare a meno. I concimi a prezzi triplicati rispetto agli anni scorsi; il gasolio agricolo ormai ridotto e tagliato ogni anno dalla Regione Puglia riscontra prezzi da 1.35 euro in su.

Negli ultimi giorni stanno arrivando le bollette del mese di luglio da pagare per il consumo di energia elettrica utilizzata dai pozzi artesiani per irrigare le piantagioni presenti nei fondi agricoli. Mai e poi mai avremmo pensato che il kw ora avrebbe avuto un’impennata del genere nel mese di luglio (il mese dove si verificano alte temperature e le piante hanno bisogno di più acqua) ma ora che dovremmo pagare abbiamo tirato le somme e abbiamo notato che il prezzo in alcuni casi è anche triplicato e in alcuni casi è raddoppiato, a seconda della compagnia con cui la comunione irrigua ha stretto il suo contratto qualche anno fa.

Fra qualche giorno ci aspettiamo di avere la bolletta del mese di agosto dove è riservata un’altra sorpresa da parte dei fornitori di corrente elettrica con un ulteriore aumento del kw ora. In queste condizioni ci conviene ancora coltivare le nostre piantagioni?” – si chiede Zagaria che prosegue: “quando si decideranno gli attori del settore di istituire un tavolo di crisi per l’intero comparto?

Abbiamo bisogno in questo momento che tutte le istituzioni e le associazioni si siedano con noi agricoltori con le mani e scarpe sporche di terra in qualche tavolo di crisi per trovare delle immediate soluzioni per l’intero comparto.

Gli aderenti al C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi) stanno pensando di consegnare le chiavi dei propri mezzi e delle proprie aziende compreso i fascicoli aziendali alle proprie associazioni di categoria per chiedere ai propri rappresentanti in giacca e cravatta di chiudere battenti e di andare a fare altro perché il nostro settore ha bisogno di un minimo di dignità e di rispetto” – ha concluso Zagaria.

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