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lunedì, 30 Dicembre 2024
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Castel dei Mondi – La questione su dio: il grande inquisitore

La compagnia del sole porta in scena Dostoevskij, raccontando l’eterna disputa tra ateismo e fede

Esiste Dio? E se esiste, perché tanta sofferenza nel mondo? Cosa succederebbe se Cristo tornasse sulla Terra?

Due fratelli si incontrano in una trattoria russa: Aleksej, più timido, sensibile ed illuminato dalla fede; Ivan, invece, sebbene ammetta l’esistenza di Dio, non riesce a capacitarsi del male, di quanta sofferenza c’è nel mondo.

Le accuse che Ivan muove a Dio, sono talmente convincenti che pure suo fratello Aleksej, che sembrava avere una fede incrollabile, inizia ad avere delle crepe nel suo animo. I due continuano a controbattere sulla libertà, sul senso del peccato, finché Ivan non racconta a suo fratello un’opera teatrale che ha in mente: Il grande inquisitore.

In quest’opera immagina Cristo, anche se mai citato esplicitamente, che torna sulla Terra e che viene catturato da un inquisitore di Siviglia che poco tempo prima aveva bruciato un centinaio di eretici. Il grande inquisitore lo mette davanti alle stesse tentazioni che gli fece il Diavolo durante la sua vita terrena, facendogli notare che le sue scelte sono state poco pratiche, fatte nel nome di una libertà impossibile da realizzare. Cristo resta in silenzio per tutto il tempo e, nonostante venga condannato a morte, bacia l’inquisitore. Aleksej contesta l’opera di suo fratello e, quando lo vede in silenzio, schiacciato da un senso del peccato dal quale crede di non poter essere salvato, lo bacia.

La compagnia del sole porta al Festival un classico della letteratura internazione, I fratelli Karamazov, recitando il capitolo su Il grande inquisitore.

Il palco scarno, solo due sedie, un tavolo ed un grande telaio di legno che all’occorrenza si trasforma in una porta o in un fondo scena. Sapienti i giochi di luce durante la recitazione e soprattutto un plauso va fatto ai due attori, entrambi molto calati nella parte: Aleksey, biondo coi capelli lunghi, di modi molto delicati, ingenuo, e vestito persino di una tunica monastica, ci lascia facilmente pensare ad un uomo di fede, mentre Ivan, con barbetta e voce più marcata e polemica, ne fa la giusta controparte.

In tempi di negazione di Dio o uso dello Stesso come ne fa il grande inquisitore, entrambi i fratelli hanno un approccio sbagliato all’argomento. Solo una cosa può salvarci però: andare incontro al proprio fratello con lo stesso bacio di Misericordia che Aleksej regala a suo fratello.

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