“Mentre la politica ed il mondo associazionistico andriese asservito restano in penoso silenzio, non si lasciano intimidire i componenti dello Storico Sodalizio Andriese che ha lottato, e poi ottenuto, il riconoscimento della sede legale nella città federiciana”.
A parlare sono proprio loro e lo fanno anche attraverso un servizio audio-video nel quale viene lanciata una provocazione al Comitato cosiddetto “Barletta Provincia” che nei giorni scorsi aveva addirittura richiesto al sindaco Cannito di fare ricorso affinché la città di Barletta restasse unico Capoluogo della Provincia BT.
Il signor Mimmo Muraglia, senza mezzi termini, invita i Responsabili del Comitato barlettano ad un pubblico confronto, alla presenza delle rappresentanze amministrative e politiche delle tre città cocapoluogo e aggiunge: “Siamo ormai tutti estremamente delusi di come una classe politica inetta e non rappresentativa abbia demolito l’Ente Provincia relegandolo ad un fantasma.
Se gli amici di Barletta vogliono anche quel che resta del Cerbero nella città di Andria cioè praticamente nulla visti gli scippi continui che si consumano in un clima di assoluto silenzio di chi dovrebbe rappresentare politicamente la città, che si prendano pure tutto.
Anzi – aggiunge Muraglia – siamo pronti a firmare un Protocollo con il quale usciamo fuori da questa caricatura perché l’esserci staccati dalla Provincia di Bari, oggi Città Metropolitana, è stato un grave errore ed a goderne sono stati solo coloro che hanno fatto parte del cerchio magico anch’esso ormai cerchione spezzato”.
Lo storico Coordinatore delle attività delle Associazioni andriesi che riuscirono ad ottenere quel risultato straordinario, l’Attivista Sociale Savino Montaruli, ha aggiunto: “Il silenzio di chi rappresenta la città di Andria, di fronte a quest’altro attacco diretto che parte da Barletta, la dice lunga su come i cittadini andriesi siano mal rappresentati e succubi di un nuovo regime elitario che pensa solo a se stesso ed alle ambizioni personali dei propri adepti.
Noi non ci stiamo e di fronte a tutta questa indifferenza diciamo agli amici barlettani: vi hanno già regalato tutto, anche la sede legale, venitevi a prendere anche l’ultima sedia sfasciata rimasta in Piazza San Pio X e lasciateci in pace. Ormai il danno lo abbiamo ricevuto e quel danno ha nomi e cognomi che non dimenticheremo”.