“In questi giorni sentiamo spesso la sirene dell’autoambulanza che corre per il paese in soccorso di chi ha avuto qualche malore. La domanda da porsi: a bordo c’è un medico, o ci sono solo OSS?” – a dichiararlo è Nicola Ferdinando Avallone sul gruppo Facebook del comitato cittadino “Agorà di Spinazzola”.
“Da quello che mi hanno riferito alcune persone che hanno chiamato il 118 per interventi urgenti per i propri cari che hanno avuto qualche malore, sull’autoambulanza NON C’E’ IL MEDICO.
E allora viene da chiedersi può un OSS e con quale specifica competenza stabilire se è in presenza di un determinato CODICE, e cioè:
GIALLO: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, potenziale pericolo di vita, prestazioni non differibili;
VERDE: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili;
BIANCO: non critico, pazienti non urgenti.
A me sembra che SPINAZZOLA, dal punto di vista sanitario, è sempre più abbandonata dalla ASL BT, dal DSS 3, dalla politica, dalla commissione sanità della provincia BT, ecc…
Siamo stanchi di leggere ogni volta che “ci stiamo informando”, “abbiamo chiesto un incontro”.
Chiedere che qualche “santo terreno” tuteli il nostro diritto alla salute non è né “sciacallaggio”, e tanto meno un’alterazione della situazione con lo scopo di “accentuare la problematica”.
E ALLORA “SPINAZZOLA C’E’ ” O SI DIMENA PER PRESERVARE DETERMINARE EQUILIBRI E/O EQUILIBRISTI”?” – conclude il post Avallone.
Non si è fatta attendere la risposta dell’OPI BAT (Ordine Professioni Infermieristiche), con una nota a firma del presidente Giuseppe Papagni: “Leggiamo con stupore le dichiarazioni rese da Nicola Ferdinando Avallone sul gruppo Facebook del comitato cittadino “Agorà di Spinazzola”.
Tali dichiarazioni contengono diverse inesattezze che rischiano di minare la fiducia tra gli operatori sanitari impegnati nel servizio di emergenza urgenza 118 e i cittadini di Spinazzola. Il sig. Nicola Ferdinando Avallone nel suo lungo post intitolato “SPINAZZOLA C’E’ ” A LIVELLO SANITARIO?” affermerebbe che a bordo delle ambulanze ci sarebbe solo un operatore socio sanitario (Oss).
Egli dichiara anche di aver ricevuto tali informazioni da persone terze, assumendosi così la responsabilità di quanto descritto.
Il signor Avallone che esercita la professione di ingegnere probabilmente ignora la differenza tra un operatore socio sanitario e un infermiere.
L’infermiere è un professionista sanitario che si forma in università conseguendo il titolo di dottore in infermieristica (D.M. 509 del 3 novembre 1999), master di primo e secondo livello, laurea magistrale fino ad arrivare al dottorato di ricerca, dirigono distretti socio sanitari.
Sono tantissimi gli infermieri impegnati nella formazione universitaria diventano professori ordinari. La loro formazione è continua ed obbligatoria attraverso l’“Educazione Continua in Medicina” (ECM).
L’ECM è il processo attraverso il quale il professionista della salute si mantiene aggiornato per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e al proprio sviluppo professionale.
Gli infermieri sono presenti sia in ambito ospedaliero che territoriale, sono responsabili dell’assistenza infermieristica (D.M. 14 settembre 1994, n. 739). Sulle ambulanze del servizio di emergenza urgenza 118 sono presenti gli infermieri che per poter esercitare conseguono obbligatoriamente dei corsi di formazione specifici. La loro competenza è quindi certificata.
Siamo certi che il sig. Avallone non potrà che rivedere le sue dichiarazioni.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di questa provincia da me presieduto è comunque disponibile per ogni chiarimento” – conclude la nota Papagni.
