Una sinergia operativa e funzionale tra la Banca locale ed il mondo della Scuola, nello specifico l’Istituto Tecnico Economico Statale “Ettore Carafa” di Andria.
Trattasi di una recente iniziativa della Banca di Andria di Credito Cooperativo per ribadire e confermare la propria mission di volano dello sviluppo economico locale e di stretto legame con le istanze della comunità cittadina.
“Siamo orgogliosi di aver promosso questa relazione virtuosa tra scuola e ambito lavorativo bancario – ha dichiarato il presidente di Bda, Paolo Porziotta – È una relazione che mira a selezionare e raccogliere le migliori eccellenze tra gli studenti della materia tecnica economico finanziaria per approcciarle e testarle in campo lavorativo. Che poi è quello che conta per davvero, cioè quello in cui si misura in concreto l’efficacia delle conoscenze acquisite sui libri di testo”.
“All’esito di una prima cernita, svoltasi in squisita collaborazione con il dirigente dell’Istituto scolastico – ha proseguito Porziotta – abbiamo già avviato il tirocinio formativo per una risorsa umana, ma ci auguriamo in futuro di poter attingere altre unità, privilegiando, per quanto possibile, la provenienza dal territorio cittadino. Perchè i giovani andriesi, rappresentano inevitabilmente il futuro della nostra collettività. E Banca di Andria, oggi più che mai, non intende abdicare al suo ruolo essenziale di Banca di Comunità”.
“Plaudo all’iniziativa di questa sinergia – ha sottolineato il dirigente dell’I.I.S.S. Ettore Carafa di Andria, Vito Amatulli. La relazione proficua tra l’ operatività dell’ Istituto di Credito locale e le attività formative realizzate dalla nostra Scuola, mediante lo svolgimento delle rispettive missioni, può essere foriera di un significativo impulso allo sviluppo del territorio di riferimento. Tutto ciò prima formando e poi fornendo capitale umano dotato di competenze specifiche, conoscenze adeguate e riconosciute abilità personali, in grado di garantire quel plus competitivo che occorre oggi per affrontare e vincere le grandi sfide del mercato globale, a maggior ragione nel campo dell’economia e della finanza”.
“Si fa un gran parlare, spesso a vanvera, di fuga di cervelli dalla nostra terra – ha concluso il direttore generale di Banca di Andria, Nicola Bitetto – Ebbene, questo di Bda puo’ essere un tentativo, per quanto minimo, di provare a invertire la tendenza. Certo, si tratta davvero di una goccia nell’oceano del disagio occupazionale dell’ universo giovanile, ma confidiamo che questa iniziativa possa spingere altre aziende del territorio ad emulare il modello”.