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lunedì, 25 Novembre 2024
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Trani – Senso civico cercasi: tagliato il palo del divieto d’accesso a Boccadoro

Legambiente Trani: "Chiediamo alle istituzioni di intraprendere azioni immediate come l’installazione del nuovo cartello di divieto d’accesso e di videocamere di monitoraggio"

“Dopo anni di richieste per tutelare l’area della Vasca di Boccadoro dall’incessante scorrazzare delle auto, all’ingresso dell’Oasi, era stato nel mese di maggio finalmente installato dal Comune di Trani un divieto d’accesso” – dichiara Legambiente Trani.

Pochi giorni fa il palo del divieto d’accesso è sparito, sembrerebbe rimosso con l’ausilio di un flex come deducibile dal tipo di taglio.

Inutili gli infiniti tentativi negli anni dei proprietari frontisti e dell’associazione che gestisce l’area, di installare lucchetti (grandi o piccoli) che impedissero l’entrata dei mezzi non autorizzati, puntualmente spariti dopo massimo 48 ore, il lavoro dei volontari nel monitorare la chiusura del cancello, rinvenuto poi nuovamente aperto nell’arco di pochi minuti.

Ricordiamo che le zone umide ricoprono un ruolo fondamentale per l’ambiente, accogliendo la più grande biodiversità della Terra e sono fulcro di importanti rotte migratorie, ma sono anche ecosistemi particolarmente sensibili all’impatto dei cambiamenti climatici e alle interferenze antropiche.

Inoltre, se tutelate, sono luoghi di grande bellezza e perciò visitabili in ogni stagione, per svolgere escursioni naturalistiche e birdwatching.

In particolare la zona umida e costiera di Boccadoro, collegata con l’area di Ariscianne in territorio di Barletta, è un fondamentale corridoio ecologico da tutelare, rifugio di numerosi uccelli stanziali e migratori tra cui gallinelle d’acqua, garzette e aironi guardabuoi, gheppi, poiane e falchi di palude.

In spiaggia e nelle residuali zone dunali numerosi sono i recenti avvistamenti del fratino, specie protetta dalla Direttiva Uccelli dell’Unione Europea.
Nell’area circostante la Vasca, inoltre, negli ultimi anni grazie all’incessante lavoro dei volontari, sono stati piantumati più di 200 alberi, tra querce e tamerici, anche con la collaborazione del Comune di Trani e di tanti cittadini e bambini.

Al fine di tutelare l’area, non risulta poi così proibitivo parcheggiare l’automobile sulla strada principale (Contrada le Paludi) se, in cambio, si può godere di una passeggiata in una vera e propria oasi naturalistica, in cui avvistare uccelli migratori, godere di aria pulita e di uno spazio verde accogliente anche per famiglie e bambini, a pochi minuti dalla città. Ma il via vai indiscriminato di mezzi a motore mette a repentaglio tutto questo.

Chiediamo quindi alle istituzioni di intraprendere azioni immediate come l’installazione del nuovo cartello di divieto d’accesso e di videocamere di monitoraggio e l’intensificazione dei controlli nell’area dove, nei weekend, non mancano di campeggiare intere file di auto di famiglie con fornacella al seguito che, visti i recenti incendi in zona, rappresenta un ulteriore fattore di elevatissimo rischio.

E’ tempo di fare qualcosa per tutelare una delle poche aree verdi pubbliche e aperte ai cittadini ancora esistenti in città… e quel tempo è ora!” – conclude Legambiente Trani.

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