6 anni. Tristi e malinconici.
Da quel 12 luglio il suono soave ed intemittente delle cicale si è trasformato in un macabro frinio funebre.
La nostra terra piange e riversa le sue lacrime allagando le coscienze di noi tutti: non è un caso se, quel maledetto martedì d’estate, anche il cielo ha espresso tutto il suo dolore e la sua tristezza per una strage che nessuno poteva nè immaginare e nè prevedere.
Da quel maledetto martedì tutto è cambiato. I nostri cuori sono affranti dal dolore e dalla commozione che hanno segnato per sempre le nostre vite.
In questi giorni così nefasti ed orribili non si può non riflettere sull’accaduto: il pensiero va subito alle famiglie delle vittime, di quei 23 angeli che hanno spiccato troppo presto il volo senza nemmeno il tempo di salutare. Ventitrè anime celesti ed innocenti che in quel treno hanno effettuato il loro ultimo viaggio terreno.
In una manciata di secondi è tutto finito: sogni, speranze, progetti, futuro,….vite!
Sicuramente chi ha sbagliato starà già facendo i conti con un tribunale imperturbabile: il rimorso!
Quel rimorso di aver spezzato la vita di anime pie e pure. Ciò sarà la pena più dura e più severa che nessuna giustizia terrena potrà mai infliggere.
Ciao Fulvio, Antonio, Giuseppe, Michele, Enrico, Jolanda, Donata, Pasquale, Patty, Gabriele, Salvatore, Francesco, Alessandra, Luciano, Maurizio, Maria, Albino, Serafina, Rossella, Giulia, Nicola, Benedetta, Giovanni…che il Paradiso possa accogliervi a porte aperte affinchè il vostro esempio di vita colmi di amore e fede le nostre anime ormai lacerate dal dolore per la vostra perdita…
A cura di Alessandro Liso