Questa volta un massiccio incendio di sterpaglie alle ore 11:00 circa di lunedì 4 luglio ha interessato un terreno situato in Via Martiri di Palermo, subito dopo l’uscita della SS 16 bis in direzione Capirro.
Le fiamme si sono estese per tutta la lunghezza del terreno mettendo a rischio le ville abitate confinanti fino ad giungere quasi a ridosso di Via Prof. F Piracci, strada che conduce a Villa Dragonetti.
Sul posto è subito intervenuta una pattuglia della Polizia Locale.
In attesa dell’arrivo dei Vigili del fuoco, i proprietari delle ville, tutti in stato di grande apprensione, dall’interno delle stesse, con i tubi dell’acqua hanno innaffiato le sterpaglie presenti sotto i loro muri di cinta nella speranza che le fiamme non giungessero al loro interno.
Mentre una squadra dei Vigili del Fuoco era intenta nell’opera di spegnimento dal lato di Via Martiri di Palermo, è stato provvidenziale l’intervento del Nucleo antincendio di Trani Soccorso che con il loro pick-up attrezzato con modulo antincendio hanno provveduto a circoscrivere l’incendio sull’altro fronte con ingresso da Via F. Piracci.
A documentare il tutto è stato Nunzio Di lauro, Responsabile provinciale dell’A.N.T.A. (Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente), che ha richiesto al Responsabile di Trani Soccorso di recarsi appunto sull’altro fronte dell’incendio.
Nel frattempo la Polizia Locale ha interrotto il transito dei veicoli in direzione Capirro sia a causa del denso fumo e sia per la presenza sulla strada dell’autobotte dei Vigili del Fuoco.
Nunzio di Lauro, in nome e per conto dell’A.N.T.A., ribadisce e pone all’attenzione dell’Amministrazione comunale e di tutti gli Organi competenti la mancata osservanzadell’Ordinanza sindacale che obbligava i proprietari, conduttori e/o gestori a qualsiasi titolo di fondi rustici, terreni e aree di qualsiasi natura e loro pertinenze di procedere a propria cura e spese entro il 31 maggio 2022, alla ripulitura delle aree, terreni e pertinenze di cui sopra da stoppie, frasche, cespugli, arbusti, residui di coltivazione, alla rimozione di erba secca ed ogni altro materiale infiammabile.
L’ordinanza prescriveva obblighi anche per tutti i cittadini con il divieto di “fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo di incendio”.
Ci si auspica che possano essere censiti i terreni i cui proprietari allo stato attuale non hanno provveduto ad eseguire le opere previste nell’ordinanza obbligandoli ad effettuarle urgentemente, onde scongiurare il rischio che gli incendi possano provocare
danni alle persone, alle abitazioni e alla circolazione stradale a causa dei fumi che spesso impediscono la visibilità.