Sono passati ormai diversi giorni dal fatidico 24 febbraio 2022, quando ha avuto inizio il conflitto Russia-Ucraina, con il risultato di milioni di ucraini in fuga in tutta l’Europa.
Tempestivo e incondizionato è stato l’intervento dei paesi limitrofi nell’accogliere i rifugiati dalla guerra, che ha visto come capofila la Polonia, che al momento accoglie quasi 3 milioni di rifugiati.
Anche l’Italia ha avuto un ruolo importante in questo, infatti ha da poco superato i 100.000 rifugiati.
Al contrario di come si possa pensare però, la Puglia è una tra le regioni con minor numero in percentuale di rifugiati accolti: 2.360 (6 rifugiati ogni 10.000 abitanti).
Non è chiaro se il dato sia influenzato dalla collocazione geografica della regione rispetto all’Ucraina o dalla prontezza della burocrazia pugliese, ma con questo dato, i pugliesi si classificano penultimi in termini di accoglienza, subito dopo il Molise che al momento non registra alcun rifugiato.
La regione più virtuosa invece è l’Emilia Romagna che registra 21.301 rifugiati, ovvero 4,8 rifugiati ogni mille abitanti.
Sempre in termini di percentuale, seconda troviamo la Provincia autonoma di Trento con 3,8 rifugiati ogni mille abitanti (in tutto 2.072) e terza la Campania, che registra 20.000 rifugiati, ovvero 3,6 rifugiati ogni mille.
Dopo il Friuli-Venezia Giulia (4.230) con un dato al 3,5 ogni mille abitanti e a seguire l’Umbria e la Valle d’Aosta con 3 rifugiati ogni mille abitanti, ovvero rispettivamente 2.600 e 364 ucraini. Subito dopo la Lombardia e Veneto (28.171 e 13.543) con 2,8 rifugiati ogni mille abitanti.
In fondo alla classifica, a pari merito con il Molise, anche le isole Sicilia e Sardegna con nessun rifugiato.
Fonte Eurac.edu