Sette mesi fa la Funzione pubblica Cgil Bat sollecitava (per l’ennesima volta) l’amministrazione comunale di Bisceglie a prendere provvedimenti per risolvere l’annosa questione della stabilizzazione e delle assunzioni di assistenti sociali.
Ma nonostante siano passati diversi mesi nulla è stato fatto e ormai resta davvero poco tempo per risolvere l’annosa questione. “La grande e grave differenza rispetto alle nostre precedenti sollecitazioni è che dal prossimo 30 giugno alcune lavoratrici si ritroveranno senza lavoro dopo oltre tre anni dalla loro assunzione a tempo determinato. E purtroppo non possiamo fare altro che prendere ancora atto dell’inerzia da parte del Sindaco Angelantonio Angarano e della sua Amministrazione”, denunciano la segretaria generale della Fp Cgil Bat, Ileana Remini ed il coordinatore delle Funzioni locali, Roberto Cannone.
“Più volte abbiamo chiesto un incontro urgente finalizzato a chiarire la posizione dell’Amministrazione comunale in ordine alle stabilizzazioni del personale attualmente in servizio nell’ambito del PON Inclusione oltre alla questione delle assunzioni di personale con profilo Assistente Sociale ma senza alcun riscontro.
Più volte ai tavoli di Delegazione trattante è stato evidenziato e sollecitata la risoluzione del problema anche in ragione, dopo le approvazioni del Piano di fabbisogno del personale, del mancato avvio della procedura concorsuale per assistenti sociali, né tanto meno nessuna programmazione di stabilizzazioni del personale precario così come la Legge di Bilancio 2021 ne dava possibilità.
La Legge di Bilancio infatti, si ricorda per i più smemorati, rappresenta un’importante opportunità, prevedendo un potenziamento del sistema dei servizi sociali comunali che rafforza contestualmente gli interventi e i servizi di contrasto alla povertà nella prospettiva del raggiungimento di un livello essenziale delle prestazioni e dei servizi sociali definendo precisi rapporti tra assistenti sociali e popolazione residente.
Ancora, il ministero del Lavoro, inoltre, in una nota del 4 febbraio 2021 aveva chiarito che i fondi stanziati nella Legge di Bilancio 2021 per l’assunzione di assistenti sociali ad opera degli enti locali non vanno considerati come un contributo una-tantum per l’anno corrente ma come un finanziamento stabile a copertura dei costi per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato.
La norma in questione, infatti, prevedeva il potenziamento del sistema dei servizi sociali comunali, gestiti in forma singola o associata, al fine di assicurare il raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni, in particolare è previsto un contributo di 40.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato fino al raggiungimento del rapporto da 1 a 5.000.
Fino al 31 dicembre 2023 le amministrazioni possono indire procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al 50% dei posti disponibili, al personale non dirigenziale con qualifica di assistente sociale che possieda tutti i requisiti (all’art. 20, comma 2, del D. Lgs. n. 75 del 2017, la cosiddetta norma Madia) e ciò anche in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale”, spiegano i due sindacalisti.
“Ma evidentemente, rispetto anche ad altri enti della Provincia Bat, il Comune di Bisceglie ha una visione diametralmente diversa, della quale questa Organizzazione Sindacale, il personale e il territorio vorrebbero essere messi a conoscenza. Restiamo al quanto sconcertati dall’atteggiamento dell’Amministrazione comunale e dal silenzio assordante che la stessa produce, siamo preoccupati per le sorti di quelle lavoratrici e di quei lavoratori dai quali lo stesso Comune e la città di Bisceglie hanno tratto vantaggio in questi anni e che in un prossimo futuro vedranno non rinnovati i relativi contratti determinando in tal modo una seria riduzione dei già citati servizi.
Siamo seriamente preoccupati dall’atteggiamento inerte e rigido dell’Amministrazione del Sindaco Angarano anche in relazione alle nuove assunzioni di assistenti sociali che sicuramente avrebbero portato un alleggerimento dei carichi di lavori ed un grande beneficio per il territorio comunale.
Evidentemente lo stesso Sindaco ha più a cuore il precariato e la disoccupazione piuttosto che la stabilità e l’occupazione”, concludono Remini e Cannone.