Una vicenda iniziata nel lontano 2011, ma risalita alla cronaca diverse volte negli anni.
Stiamo parlando di alcuni atti persecutori perpetrati ai danni dell’avvocato andriese Laura Di Pilato, da un ex imprenditore agricolo suo concittadino, degenerati durante la campagna elettorale del 2020.
Venerdì scorso, 1° giugno 2022, a Catino Emanuele è stato notificato provvedimento applicativo della Sorveglianza Speciale contenente una serie di prescrizioni tra cui il non uscire dalle 22 alle 6 del mattino con obbligo di dimora nel comune di Andria per la durata di un anno.
Nella stessa giornata è stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Trani alla pena di mesi due di reclusione per il reato di diffamazione aggravata avvenuto nel 2018 attraverso la pubblicazione di un post sul social network Facebook.
“Questa sentenza è esemplare per tutti coloro che scrivono offese su Facebook senza sapere che comunque si commette un reato e che sia da monito per tutti” – ha dichiarato Laura Di Pilato che, in questo processo, è stata difesa dall’avvocato Valentina De Santis del foro di Trani. L’imprenditore, invece, è stato difeso dall’avv. Nicola Giorgino.