«La gestione e il concetto stesso di sosta a pagamento sono stati interpretati dall’amministrazione Angarano soltanto come un balzello per far cassa ai danni dei cittadini biscegliesi. Ne sono rammaricato ma mentirei se mi dichiarassi sorpreso: purtroppo me l’aspettavo». È quanto affermato da Vittorio Fata, consigliere comunale di opposizione.
«Ho un’altra idea sul tema, che si fonda dalla necessità di riportare il progetto sulla “diritta via”: le strisce blu devono disincentivare l’uso dell’automobile e decongestionare le zone altamente trafficate del territorio, per inquinare molto di meno e di conseguenza liberare alcuni tratti suggestivi, come la litoranea, il porto e altri punti della città, dal passaggio di numerose automobili che ne pregiudicano la bellezza paesaggistica» – ha aggiunto.
«Per far questo bisogna dotarsi di strategie adeguate e di investimenti, puntando con decisione su alcuni aspetti. Bisogna diversificare veramente le tariffe per la sosta tra residenti e non residenti, prevedendo per coloro i quali non vivono a Bisceglie un contributo per la pulizia della litoranea e delle spiagge. La logica è molto semplice: i biscegliesi contribuiscono già a sostenere il costo delle pulizie attraverso il pagamento della Tari» – ha spiegato Fata.
«Un altro punto realizzabile con concretezza e determinazione è l’istituzione di parcheggi di scambio con bike-sharing e bus verdi dedicati. Il Comune, inoltre, può favorire la creazione di soggetti quali associazioni, cooperative per la gestione di un sistema di ciclotaxi con servizio guida per permettere gli spostamenti e la conoscenza del territorio» – è l’osservazione del consigliere.
«Non siamo certo al livello di certe promesse fantasmagoriche, come la panzana dei 5.000 posti di lavoro. Meglio discutere, proporre e immaginare obiettivi comprensibili, utili e raggiungibili per il miglioramento della qualità della vita e una più efficace promozione del nostro territorio. È ora che Bisceglie entri nel ventunesimo secolo» – ha concluso Vittorio Fata.