“Gli invalidi civili ed i disabili in possesso di idonea certificazione, rilasciata dalla competente autorità attestante un’invalidità non inferiore all’80%, possono formalizzare la richiesta di fruizione gratuita del servizio Pubblico di Trasporto della Città di Trani, recandosi presso gli uffici di AMET S.p.A.” – a dichiararlo è il Consigliere Comunale del Partito Democratico di Trani, Denise Di Tullo.
“Il soddisfacimento di tali richieste però avverrà mediante l’erogazione a sportello ovvero, sebbene senza limiti temporali, esclusivamente fino all’esaurimento delle risorse stanziate dall’Azienda su menzionata.
Stante la grave congiuntura economica che interessa l’intero Paese, conseguente alla crisi
pandemica che ci affligge da oltre due anni, nonché all’emergenza energetica innescata dalla guerra in Ucraina, al fine di alleviare l’onere patito dalle fasce più deboli sarebbe opportuno estendere tale forma di agevolazione ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 30, comma 3 della L.R. Puglia 18/2002 e dalla D.G.R. 992/2003 e secondo le modalità ivi previste in sinergia con l’Amministrazione Comunale”.
L’apporto economico del Comune andrebbe in tal modo ad aggiungersi all’esiguo contributo regionale erogato in favore dell’AMET S.p.A., e consentirebbe di incrementare le categorie di soggetti ammessi a godere della possibilità di fruire liberamente del servizio Pubblico di Trasporto della Città di Trani, pervenendo al risultato di ammettere al godimento del ridetto beneficio non solo i precitati soggetti ma anche i loro eventuali accompagnatori, previo riconoscimento di tale diritto.
Attraverso questo contributo l’Amministrazione sarebbe concretamente vicina alle fasce deboli della nostra cittadinanza, attese le innumerevoli richieste giunte in tal senso, perseguendo altresì l’obiettivo di rilanciare al contempo il servizio di trasporto pubblico locale gestito da AMET S.p.A., attuando politiche sempre più orientate al soddisfacimento dei bisogni primari dei cittadini mediante l’implementazione dei servizi pubblici” – conclude il consigliere Di Tullo.