Pubblichiamo la nota a firma del Sindacato di Polizia S.I.U.L.P. – BAT, nella persona del Segretario provinciale BAT, Umberto Moscatelli:
“I recenti fatti di sangue verificatesi nella provincia Bat sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno criminale dilagante, che non è solamente di natura percettiva ma ampiamente corroborato dai numeri:
La BAT si piazza al 64° posto per i reati denunciati in generale, ma analizzando i dati nel dettaglio vi sono chiari segnali di un trend in crescita e, purtroppo, anche qualche triste primato quale il 1° posto in classifica per i furti di autovetture. Proseguendo, è al 37° posto per omicidi volontari, tentati omicidi e infanticidi; al 18° posto per furti; al 102° posto per altri delitti; al 37° posto per omicidi volontari consumati; al 12° posto per infanticidi; al 34° posto per tentati omicidi; al 33° posto per furti con strappo; all’80° posto per furti con destrezza; al 94° posto per furti in abitazione; all’86° posto per furti in esercizi commerciali; al 19° posto per rapine; all’30° per estorsioni; al 67° posto per usura; al 70° posto per associazione per delinquere; al 10° posto per associazione di tipo mafioso; al 31° posto per riciclaggio e impiego di denaro; al 106° posto per truffe e frodi informatiche; al 63° posto per stupefacenti; al 23° posto per incendi e al 93° posto per violenze sessuali.
La rapida ascesa della posizione in ordine alla denunce per reati di associazione di tipo mafioso rappresenta un altro importate segnale d’allarme, che peraltro non è sfuggito neanche alla Procuratrice Generale della Corte d’appello di Bari.
In occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario la Dott.ssa Tosto ha lanciato l’allarme sui fenomeni criminali nell’area della provincia Bat: “Il 2021 ha visto emergere con prepotenza la gravità della situazione dei territori del circondario tranese, in larga misura fino ad oggi sottodimensionato quanto alle risorse destinate al contrasto alla criminalità..”.
Fanno riflettere anche i dati sugli altri delitti, che “hanno registrato un’impennata, pari al +210% rispetto all’anno precedente, delle iscrizioni per il delitto di rapina, comprese quelle in abitazione, il reato predatorio che più di ogni altro alimenta nel cittadino la percezione della insicurezza e della vulnerabilità”.
Al sottodimensionamento del fenomeno criminale si è tentato di correre ai ripari con l’apertura della Questura Bat, che però a noi del Siulp già a prima vista ci è apparsa come un operazione di maquillage: bella, nuova, tecnologicamente avanzata ma miseramente vuota! Attualmente registra una stratosferica carenza di organico circa del 40%…quasi la metà della prevista pianta organica di 180 unità.
Dispone di una sala operativa all’avanguardia ancora inutilizzata, poiché non vi è un numero di operatori adeguato da potervi destinare e tale funzione è demandata talvolta ad un unico operatore che svolge tale mansione all’interno del Corpo di Guardia, quindi una sorta di uomo tuttofare che deve coordinare le pattuglie, fare accertamenti ai terminali, rispondere al 113 per un bacino di utenza di circa 400.000 cittadini, rispondere a 2 numeri di telefono per ogni tipo di informazione, smistare le telefonate da e per i vari uffici, controllare l’infinità di monitor della questura e della città, rispondere al citofono e dare indicazioni ai cittadini in ingresso alla questura, aprire porta carraia o pedonale al personale in entrata e uscita, insomma lo stacanovismo è di casa all’interno della Questura Bat per garantire un minimo di servizio alla cittadinanza, in un settore delicatissimo, quale la gestione delle telefonate di emergenza, dove a volte anche i secondi possono salvare vite umane o garantire rapidi interventi in caso di segnalazioni di reati in corso.
Anche la Squadra Mobile, organo per eccellenza nelle indagini di Polizia Giudiziaria e per i delitti di criminalità organizzata, al momento conta solo 20 unità, un numero assolutamente inadeguato alla caratura delinquenziale del territorio della provincia Bat.
Dato ancor più clamoroso ed inspiegabili: dal 27 luglio 2021 il Commissariato di Trani, cittadina di ben 60.000 abitanti, sede di Tribunale è privo di Dirigente.
Come è possibile ritenere superfluo dotare di un Dirigente del ruolo dei Vice Questori un commissariato distaccato di rilievo, che oltretutto già da tempo è sotto organico di almeno il 30% rispetto alla dotazione prevista, poiché i pensionamenti non sono mai stati reintegrati.
Situazione per niente florida anche per il Commissariato di Canosa, clamorosamente sotto organico di almeno il 40% rispetto a quello previsto.
Anche il Commissariato di Barletta, gravato dal dover fornire il servizio di vigilanza, centralino ed autisti per la Prefettura e con un bacino d’utenza di quasi 100.000 abitanti, non naviga in buone acque. Attualmente la pianta organica è in negativo di almeno il 30% rispetto a quella prevista e con i prossimi imminenti pensionamenti di personale del ruolo Civile e di Ufficiali di Polizia Giudiziaria, ci sarà l’inevitabile chiusura di uffici aperti al pubblico così come l’accumulo di carico di lavoro.
Nostro malgrado poi, non possiamo certo ritenere congrue e sufficienti le assegnazioni che il Ministero degli Interni ha effettuato a fine febbraio, con l’invio di 8 unità alla Questura di Andria, 4 unità al Commissariato di Barletta, 3 unità al Commissariato di Canosa e zero unità al Commissariato di Trani.
Anche la neo nata Sezione di Polizia Stradale, priva di una sede idonea e momentaneamente appoggiata ad alcuni uffici presi in prestito da quelli della Questura, risulta essere stato un parto precoce. Costituita dal poco ed insufficiente personale “riciclato” dalla chiusura del Distaccamento di Spinazzola e della Sottosezione di Ruvo, al momento non riesce ad esprimere un congruo numero di personale da poter dedicare all’attività di P.G. e/o di sviluppo dall’attività svolta dalle pattuglie impiegate nei controlli stradali. Un grave deficit soprattutto se si pensa al fenomeno dei furti di auto e alle rapine in autostrada.
Occorre inoltre evidenziare che, oltre la fredda ed inesorabile matematica, anche un aspetto pratico e determinante della questione. L’ormai atavica carenza di personale comporta un gigantesco aggravio di carichi di lavoro che inevitabilmente ricade sui pochi operatori rimasti che oltretutto subiscono un ingiustificabile demansionamento.
Di fatto alte figure professionali apicali, inquadrati in ruoli di concetto e con la responsabilità di interi settori operativi, ai quali non è possibile affiancare collaboratori semplicemente perché non ce ne sono, sono costrette ad preoccuparsi dalla fotocopia alla stesura di un atto, al suo deposito, allo sviluppo di deleghe di indagine anche delicate ed a carattere d’urgenza e magari contemporaneamente anche nel recapitare personalmente un biglietto di invito.
Gli stessi carichi di lavoro uniti alla necessità di evaderli comportano il non poter fruire di giorni di ferie e/o di permessi poiché, il poco personale difficilmente potrà assentarsi, poiché al suo rientro comunque ritroverà fascicoli assegnati ad aspettarlo, cosicché a causa dell’indubbio spirito di responsabilità dei poliziotti, dei Funzionari, del Sig. Questore e la difficoltà dei Dirigenti nel concederle, fa si che ci sia un accumulo di ferie non fruite negli anni.
Inoltre, cosa ancor più grave è il mancato necessario affiancamento tra il personale anziano con i nuovi arrivati, che non permette di riversare anni ed anni di esperienza, sperperando così un capitale di preziosa professionalità che andrà inevitabilmente perso per sempre.
Ecco perché con profonda responsabilità, coerenza, livore, sconforto, passione, avvilimento e tormento evidenziamo l’improcrastinabile necessità di assegnare un congruo numero di operatori della Polizia di Stato alla Questura della BAT ed alle sue articolazioni e specialità….è la fredda legge dei numeri.
Un plauso alle dichiarazioni del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, Dott. Renato NITTI per l’esatta analisi sulla situazione allarmante in merito all’azione costante, quotidiana ed oppressiva della criminalità in ambito provinciale, che ha il triste primato a livello nazionale per rapine, furti d’auto, truffe agli anziani, furti in appartamento, risultando oltretutto tra le prime dieci in Italia per infiltrazioni di stampo mafioso, contrastata alla meglio delle loro possibilità dalle FF.OO, nonostante tutte le evidenti ed inconfutabili difficoltà sopra ben espresse.
Chiediamo infine una convocazione da parte del Sig. Prefetto Dott. Maurizio VALIANTE e dal Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani Dott. Renato NITTI, al fine di avere un confronto sereno ed all’insegna di una propositiva azione sinergica, lo stesso invito è esteso a tutte le autorità politiche presenti sul territorio, alle quali rivolgiamo un accorato appello affinché si facciano promotori presso il Governo Centrale di soluzioni reali ed immediate” – conclude la nota.