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venerdì, 22 Novembre 2024
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Canosa – Fiumi di droga e armi scoperti dai Carabinieri: arrestati tre canosini

Si tratta di un colpo durissimo inferto alla mala canosina soprattutto perché il quantitativo di cocaina avrebbe fruttato al dettaglio quasi centomila euro e le armi sarebbero potute essere utilizzate per reati ben più gravi

È scattata alle prime ore dell’8 aprile la massiccia operazione dei Carabinieri della Compagnia di Andria nella cittadina canosina che ha messo al setaccio numerosi obiettivi con l’esecuzione di perquisizioni anche con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e delle unità cinofile del Nucleo di Modugno.

L’attività, che ha coinvolto oltre 70 militari dell’Arma, ha dato i suoi frutti poiché sono state tratte in arresto tre persone che dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione abusiva di armi e munizioni nonché di ricettazione.

Più in particolare il primo dei tre soggetti, canosino cl. 56, è stato trovato in possesso di quasi 400 grammi di cocaina purissima, di una pistola con matricola abrasa oltre a un grosso quantitativo di munizioni; il secondo, pregiudicato anche lui del posto cl. 2000, è stato trovato in possesso di 28 dosi di hashish pronte per essere spacciate al dettaglio, mentre l’ultimo di una pistola scacciacani modificata perfettamente funzionante e del relativo munizionamento.

Si tratta di un colpo durissimo inferto alla mala canosina soprattutto perché il quantitativo di cocaina avrebbe fruttato al dettaglio quasi centomila euro e le armi sarebbero potute essere utilizzate per reati ben più gravi.

I Carabinieri della Compagnia di Andria confermano la presenza massiccia sul centro dauno simboleggiando la presenza dello stato tanto richiesta a tutte le istituzioni. L’operazione, che rientra in un disegno di più ampio respiro delineato dal Comando Provinciale BAT, ha lo scopo di sensibilizzare i residenti ad una partecipazione attiva al fianco delle forze dell’ordine in un contesto, quale quello canosino, deturpato da anni da micro e macro-criminalità contro le quali l’Arma dei Carabinieri mai chinerà il capo.     

Per i tre canosini è stata confermata la misura restrittiva della custodia cautelare in carcere presso la locale casa circondariale come disposto inizialmente dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Trani al momento dell’arresto.

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