Complice l’emergenza epidemiologica, e il fatto che sia stata l’unica scusa per uscire di casa, quella di frequentare il centro cittadino in compagnia dei propri amici a quattro zampe, sembra essere diventata una vera e propria moda che sempre più andriesi seguono.
Va sottolineato che tutti ( o quasi) sono muniti di bustina e spruzzino. Quel che è certo però è che, come ci segnalano in tanti, soprattutto nei giorni poco ventilati e nuvolosi, i fetori maleodoranti invadono le strade centrali, rendendo l’aria irrespirabile.
A tal proposito è intervenuta anche la sindaca Giovanna Bruno che manifesta uno dei disagi più grandi che i disabili in carrozzella vivono quotidianamente a passeggio:
“Non è possibile che i nostri amici in carrozzella che già ogni giorno vivono numerosi disagi: come chi occupa costantemente i posti destinati alla loro categoria o i velocipedi che scorrazzano ad una velocità inaudita incuranti della loro presenza, debbano sopperire all’ennesimo disagio.
Questa forma di inciviltà mi sembra troppo” aggiunge il sindaco evidenziando l’incuranza e il menefreghismo di alcuni proprietari di animali a quattro zampe che rendono le strade e i marciapiedi della città discariche a cielo aperto di escrementi non raccolti. Deiezioni che chi è costretto a muoversi in carrozzella, ritrova sulle proprie mani per far muovere il proprio “mezzo”.
“Prevengo anche la risposta scontata di chi darà la colpa al sindaco e alle forze dell’ordine che dovrebbero controllare ma cominciamo a controllare noi stessi, forse un briciolo di civiltà in più da parte nostra renderebbe questa una città migliore.” conclude la Bruno.
Pur essendo consapevoli che la maggior parte degli andriesi rispetti le regole del consenso, quello che ci viene da pensare è quanto sia stato utile, allora, creare un’area sgambamento, aree verdi pubbliche, parchi e giardini per il passeggio dei cani se il centro cittadino continua ad essere culla dei loro escrementi?