Anche l’Associazione “Libera contro le mafie” presieduta da Don Luigi Ciotti, è stata ammessa come parte civile nel corso dell’udienza, presso il Tribunale di Foggia dello scorso 15 marzo, nel processo DDA che contesta il condizionamento dell’esercizio del voto con metodo mafioso durante la campagna elettorale delle amministrative 2020 a Trinitapoli.
Da febbraio del 2011, sono tanti i processi in tutta Italia, da nord a sud, nei quali “Libera” è costituita parte civile.
Oltre all’importante aspetto giudiziario, la presenza di “Libera” in questi processi rappresenta un forte valore educativo nei confronti dei cittadini affinché assumano piena consapevolezza dell’enorme danno provocato dalla criminalità organizzata, per uscire dalla rassegnazione e dall’indifferenza che non solo semina paura, ma uccide pure la speranza e condiziona l’economia sana, anche attraverso le relazioni con la cattiva politica.
Per questo “Libera” ha sempre orientato la sua attività per rendere coscienti i cittadini della
necessità di contrastare questa sottocultura.
“Ringraziamo Don Luigi Ciotti, questo coraggioso pastore che, con l’Associazione Libera, ‘promuove la cultura della responsabilità contro coloro che abusano dei poteri di cui dispongono, violano i doveri propri della funzione pubblica ed elabora strategie di lotta non violenta, di resistenza contro la corruzione’ e che rappresenta un grande stimolo per l’inizio di un nuovo processo socio-culturale di cambiamento in questo territorio.
Dobbiamo disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione, dobbiamo far emergere i tanti valori della nostra terra. Non possiamo lasciare la responsabilità solo sulle spalle della magistratura e delle forze di polizia, perché c’è anche una responsabilità istituzionale, civica e politica.
Don Milani chiosava su che senso avesse l’aver le mani pulite, se poi uno le tiene in tasca.
Chiediamo pertanto, a tutti i nostri concittadini di iscriversi all’Associazione “Libera” affinché le comunità siano “liberate” dalle mafie, dalla corruzione e da ogni forma di illegalità, cliccando sul link sottostante: https://www.libera.it/schede-1046-tesseramento“.
Trinitapoli – Condizionamento voto amministrative 2020, l’associazione ‘Libera’ ammessa come parte civile
Il processo DDA contesta il condizionamento dell’esercizio del voto con metodo mafioso durante la campagna elettorale delle amministrative 2020 a Trinitapoli