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domenica, 22 Dicembre 2024
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Trani – Giornata in ricordo delle Vittime di tutte le mafie: l’evento al 3° Circolo “D’Annunzio”

Il 21 MARZO è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, con la legge n. 20 dell’8 marzo 2017, come Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Come ogni anno, anche questo 21 marzo 2022, primo giorno di primavera, Libera ha promosso iniziative e le alunne e gli alunni del 3° Circolo “G. D’Annunzio” di Trani, su sollecitazione del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Angela Tannoia, hanno risposto all’appello, guidate dalle loro insegnanti. Ancora memori delle emozioni e della forza delle parole di Don Luigi Ciotti nel generoso incontro a distanza al loro dedicato nel maggio 2021, con la partecipazione della scrittrice e regista Francesca La Mantia e l’attivista di Libera Presidio di Trani Antonella Pagone, e dopo la recente visita dello stesso Don Luigi presso la Chiesta dei SS Angeli Custodi, parlare di Legalità diventa un impegno ancora più assiduo.

Replicando la “formula” adottata negli ultimi anni per l’emergenza pandemica, Napoli è stata  la piazza principale, ma contemporaneamente, in tanti luoghi e scuole  in Italia, Europa, Africa e America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è stata vissuta attraverso la lettura dei nomi di bambini, donne e uomini elencati in ben settantuno pagine  per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.

Con lo slogan “Terra mia. Coltura/Cultura” si è pensato di unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, da cui  ripartire: due parole che si differenziano solo per una vocale, ma  che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze.

A partire dall’enciclica Laudato Sì, ha assunto centralità il concetto di ecologia integrale, una dimensione attraverso la quale il rispetto dell’ambiente deve coniugarsi con politiche più eque, capaci di porre le basi per una reale inclusione tra i popoli e di diminuire la forbice che vede ancora oggi una parte del Pianeta sfruttarne un’altra.

Con l’arrivo della pandemia, infatti, è stato ancora più evidente che non c’è tempo da perdere, che l’impegno per recuperare gli esiti nefasti dello sfruttamento incondizionato delle risorse naturali deve essere immediato e deve prevedere un corale impegno internazionale tra gli Stati. I venti di guerra che stanno agitando gli ultimi tempi, poi, ribadiscono con ancora pu’ forza che bisogna  ripensare alle forme di sopruso che quotidianamente vengono operate per promuovere la Cultura della Pace.

E’ noto come alla  base della diffusione della cultura e della pratica mafiosa e corruttiva ci sia il bisogno, la mancata libertà che consente l’imposizione e l’assoggettamento, un sistema violento che abbraccia molti ambiti e che possiamo disarmare. Gli alunni e le alunne del 3° Circolo “G. D’Annunzio” hanno, pertanto, risposto all’appello anche esponendo uno striscione che riporta le parole di una delle vittime di Mafia, Peppino Impastato, perché se è certo che la Mafia uccide, anche il Silenzio è suo complice.

Pertanto, è importante che i più giovani comprendano a fondo tutte le forme di violenza quotidiana che viviamo nei nostri contesti, per poter costruire risposte sociali capaci di interromperle, capaci di far crescere le radici di una cultura del cambiamento, non più procrastinabile.

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