“Una tavola rotonda per l’Istituzione del Parco Naturale nazionale del fiume Ofanto” è quanto propone il senatore del M5S Ruggiero Quarto nell’evento che si terrà sabato 19 marzo a Canosa Di Puglia presso il Centro Servizi Culturali “Teresa Pastore”.
L’incontro fissato alle ore 10:00 prevede una parte dedicata alla illustrazione del Disegno di legge A.S. 2357 a prima firma del senatore barlettano, con Gennaro Capasso in rappresentanza dell’Autorità di bacino distretturale dell’Appennino meridionale, Michele Di Maio, Sindaco di Calitri (AV) per l’Assemblea del Contratto di fiume Alto Ofanto, Emmanuele Daluiso, coordinatore tecnico PES-BAT, e Maurizio Marrese, Presidente del WWF Foggia.
“Questa iniziativa – commenta il senatore pentastellato – fa seguito alla presentazione ufficiale del disegno di legge per l’Istituzione del Parco Naturale Nazionale del Fiume Ofanto che si è tenuta lo scorso 6 novembre a Canne della Battaglia. In quella occasione si è dato spazio alle realtà associative, produttive e tecniche per informare di questa concreta possibilità di sviluppo del territorio della valle dell’Ofanto.
Ora è arrivato il momento, attraverso questa tavola rotonda, di coinvolgere e far interagire le istituzioni dei territori interessati, per condividere le finalità del ddl”.
Il senatore comunica che alla tavola rotonda organizzata grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale di Canosa di Puglia che sarà rappresentata dal sindaco Roberto Morra, sono stati invitati i sindaci, o loro delegati, di una città per ciascuna provincia interessata dalla tematica e i rappresentanti delle province e delle tre regioni coinvolte.
“Ad oggi – continua Quarto – hanno dato conferma di partecipazione, oltre ai relatori della prima parte dell’evento, il comune di Barletta con Nicola Cortone, dirigente al settore Ambiente, Mario Liscio, Assessore all’ambiente del comune di Cerignola, Adriana Gallo, Assessore all’agricoltura di Melfi, Pierpaolo Pedone, Vice-Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani, Giulia Cecaro dell’Autorità di bacino.”
“Ritengo fondamentale – conclude Quarto – coinvolgere le istituzioni perché diventino protagoniste di uno sviluppo ecosostenibile che, dalle sorgenti alla foce, trasformerebbe il nostro Ofanto nel primo parco naturale fluviale italiano volto alla salvaguardia della biodiversità e valorizzazione dei beni ambientali, culturali e paesaggistici del suo esteso bacino”.
