Venerdì sarà inaugurato il primo piano del museo archeologico degli Ipogei di Trinitapoli risalenti all’Età del Bronzo. Se al piano terra di Via Marconi sono esposti i reperti dell’invocazione alla dea della fertilità, al livello superiore sono raccolti quelli relativi alla “morte e i suoi tesori”.
Si intitola così il convegno di apertura, venerdì alle 18, quando dopo il taglio del nastro alla presenza delle Autorità, il nuovo allestimento sarà spiegato ed illustrato dalla direttrice scientifica degli scavi, Annamaria Tunzi della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio delle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia.
Sia pur con le tutt’ora vigenti restrizioni anti-Covid, i lavori di inaugurazione proseguiranno nella giornata di sabato 19 marzo: alle 10 presentazione del docufilm “Bronzo. Il viaggio del guerriero” realizzato con la collaborazione degli studenti dell’istituto “Staffa”; nel pomeriggio alle 17 saranno ringraziati i partecipanti al crowfunding, la raccolta fondi che ha supportato la realizzazione del museo.
Malgrado i rallentamenti legati alla pandemia, sono stati conclusi e completati gli allestimenti museali con l’integrazione di teche, aula didattica, strutture espositive ed apparati didattici dal grande valore scientifico e divulgativo. Il tutto, realizzato con una veste grafica unitaria, con contenuti multimediali che completano l’offerta culturale di un museo dedicato al Popolo degli Ipogei.
«Giunge a completamento il lungo lavoro di valorizzazione degli ipogei di Trinitapoli – commenta soddisfatta la direttrice Tunzi – esporremo reperti di prestigio, appartenenti agli arredi funerari delle élite dell’Età del Bronzo. Si tratta di materiali pregiati, provenienti da lontano, probabilmente scambiati con la risorsa del luogo: il sale. Questo è un museo monotematico, riveniente direttamente dagli scavi del Parco di Via Mare».
«Sarà una mostra tutta da vivere», annuncia il sindaco Emanuele Losapio, presentando l’inaugurazione del primo piano, che da venerdì vedrà arricchirsi l’offerta museale di Via Marconi. «Grazie alla direttrice scientifica Tunzi, all’archeologa e curatrice del Museo e del Parco, Mariangela Lo Zupone e a tutto lo staff di Tautor, per quanto hanno fatto negli ultimi decenni e faranno ancora per questa grande risorsa archeologica e culturale: si completa un percorso che rappresenta un pacchetto turistico importante».
Dal culto della dea della fertilità, alla fase funeraria: «Quel Popolo degli Ipogei parla di noi – conclude il sindaco Losapio -, delle nostre radici, delle nostre ricchezze archeologiche. E noi, adesso, dobbiamo mostrarlo e farlo conoscere a tutti, con l’orgoglio dell’appartenenza e con la consapevolezza di possedere un “unicum” archeologico e storico di portata europea».