“Gentile Sindaco del comune di Andria siamo qui a scriverLe, poiché residenti delle zone 167 e limitrofe, richiedendoLe delucidazioni rispetto all’evoluzione del progetto di interramento della ferrovia“.
Questa la lettera inviata al primo cittadino andriese, avv. Giovanna Bruno, da parte dei residenti della zone 167 e limitrofe di Andria.
“Da molti anni viviamo problemi relativi alla viabilità, alla mobilità ancora incompiuta, soffriamo un incremento di traffico che percorre assiduamente le strade comprese tra via Manara e via Barletta da e per via Ospedaletto dove in prossimità dell’ex passaggio a livello sussistono più di 10mila transiti al giorno; noi tutti pensiamo che sia necessario coadiuvare questa zona con una ulteriore arteria carrabile che colleghi carrabilmente Largo Appiani con piazza Bersaglieri d’Italia.
Questa nuova arteria – continua la lettera – potrà coadiuvare le nostre zone e migliorare la qualità della vita della comunità.
Mentre Le scriviamo, caro sindaco, siamo qui presso largo Appiani e guardiamo verso il centro città, piazza Bersaglieri d’Italia; abbiamo insieme percorso quel piccolo tratto di ferrovia che ancora li divide: ci chiediamo quotidianamente perché nessuno ha mai provato a realizzare una strada carrabile che colleghi questi due punti fondamentali della città?
Peraltro, esiste un progetto redatto da alcuni tecnici andriesi e depositato negli archivi del comune di Andria, quel progetto esprime proprio il nostro desiderata e lo esprime con l’excursus storico che accompagna quella necessità, perché non prenderlo in considerazione?
Noi cittadini attivi desideriamo capire se l’amministrazione e l’assessore di riferimento sono consapevoli di questa opportunità e vogliano accogliere il nostro appello.
Eppure, il sindaco, alcuni assessori, alcuni dirigenti degli uffici comunali, proprio per raggiungere il palazzo di città utilizzano l’auto passando per i soliti colli di bottiglia.
Chiediamo con educazione, senza clamore e con tanta pazienza la possibilità di considerare fondamentale questo attraversamento carrabile.
È vero anche che solo vivendo il problema sulla propria pelle lo si potrà capire, altrimenti si stenta a comprenderlo.
Ci auguriamo una risposta cordiale e positiva affinché anche noi cittadini attivi possiamo vivere nella quiete della nostra città. Se prima il problema era imputabile alla ferrovia, adesso con l’interramento il problema qual è?” – concludono i residenti della zona 167.