«Nell’anno in cui la nostra Chiesa Diocesana si ritrova ad affrontare il tema “Giovani e famiglie in comunione con la Parola”, apprendiamo che venerdì 29 ottobre Claudio Lasala, un giovane di 24 anni, è stato accoltellato nel pieno centro storico di Barletta, fra i locali della movida.
Un episodio che ha scosso l’intera comunità cittadina e che spinge anche la comunità ecclesiale alla riflessione, in particolare i giovani delle nostre comunità parrocchiali.
Se lasciamo decantare, per qualche tempo, la rabbia, l’angoscia, l’ansia, l’insicurezza che sembra pervadere la nostra realtà, ci poniamo la sola domanda da cui valga la pena ripartire: che senso ha? Che senso ha tutto questo? Che senso ha uscire una sera con degli amici e non poter tornare a casa?
Che senso ha aver urlato dai balconi: “Ne usciremo migliori” o “Andrà tutto bene”, per poi accorgerci che la violenza campeggia nella nostra vita e nella nostra società? Che senso ha la stessa vita umana oggi?
Che senso ha continuare a parlare se non riusciamo ancora ad offrire una Parola di senso? Che senso ha rimanere scandalizzati dinanzi ad un giovane che perde la vita se non vogliamo rimboccarci le maniche per cambiare le cose? Che senso ha lamentarsi o scandalizzarsi, se non vogliamo prenderci un impegno serio per la nostra città?
Queste sono le domande che fermentano dentro di noi e che creano vino nuovo, non per otri vecchi (cfr. Lc 5,33-39). Questo desideriamo: vino nuovo! Non cose già dette, non rassicurazioni o promesse, non programmi partitici o incentivi all’odio. Vogliamo vino nuovo!
Partendo da una messa in rete delle associazioni del territorio, dialogando e creando cultura nuova, fra le parrocchie e tutti gli enti presenti in città. Una chiamata a fermenti di novità che diano senso alla vita stessa, alla vita di ogni persona. Questo chiediamo alla Chiesa di oggi, come alla Città di oggi.
Non otri vecchi, screpolati dalle tante chiacchiere e dal tanto chiacchiericcio che può offrire una morte così cruenta. Ma vino nuovo, di percorsi inediti, di idee nuove, di rigenerazione di luoghi, spazi, tempi, che ci vedano protagonisti e non vittime. Vino nuovo, che dia senso alle nostre vite, oltre le morti, anche le più scandalose, come questa».