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domenica, 8 Settembre 2024
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Barletta – Asp Regina Margherita, botta e risposta tra D’Alberto -Dambra (Cgil BAT) e l’ex sindaco Cannito

Tra accuse e controaccuse le note di Franco Dambra e Biagio D’Alberto, (rispettivamente coordinatore della Camera del lavoro e segretario generale della Cgil Bat) e dell'ex sindaco Cannito

Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro con il commissario straordinario dell’Asp Regina Margherita, il dott. Giuseppe Lionetti, il quale ha raccolto tempestivamente la richiesta inoltrata dalla Camera del lavoro di Barletta e dalla Cgil Bat finalizzata ad esaminare le prospettive di rilancio immediato dell’ente di via Enrico Fermi.

La Cgil ha preso atto positivamente della chiarezza dei proponimenti e della concreta volontà del dott. Lionetti di affrontare tutte le criticità che hanno portato sull’orlo del fallimento l’ente.

Sulla base di quanto richiesto dalla Camera del lavoro, il commissario straordinario ha Illustrato il suo piano d’azione partendo dalla necessità di una pulizia interna (disinfestazione e derattizzazione) degli ambienti della struttura socio-assistenziale con il necessario intervento finanziario del Comune, essendo l’ente, in questo momento, sprovvisto di qualsiasi disponibilità di cassa per effetto della situazione di prolungata inattività che sta rischiando di rendere inutile l’ammodernamento e l’ampliamento degli spazi precedentemente adibiti a casa di riposo.

La giunta guidata dal sindaco Cosimo Cannito, fino a quando è rimasta in carica, ha mostrato la sua indisponibilità ad accogliere la richiesta di farsi carico delle spese, ignorando il pericolo che la struttura può costituire, nelle condizioni di attuale degrado, per la sicurezza dei cittadini residenti nella zona circostante dimostrando una completa indifferenza sul destino della Regina Margherita, nonostante i proclami del passato”, riferiscono Franco Dambra e Biagio D’Alberto, coordinatore della Camera del lavoro e segretario generale della Cgil Bat.

“Il commissario straordinario ha evidenziato che, in presenza di una, situazione finanziaria disastrosa per i debiti accumulatisi nel corso di questi anni, ha ottenuto nel contatto con alcuni creditori importanti una temporanea dilazione di ogni iniziativa giudiziaria volta ad ottenere il pignoramento dei beni dell’ente, anche se questo atteggiamento di attesa fiduciosa non potrà durare per molto tempo.

Il dott. Lionetti, inoltre, ha espresso la sua profonda convinzione che sia necessario dotarsi in tempi brevi di un vero e proprio piano industriale, sulla base di un’approfondita valutazione della domanda da parte dei cittadini con i diversi servizi socio-assistenziali nella disponibilità dell’ente, al fine di poter individuare quelli che hanno una maggiore richiesta e, conseguentemente, predisporre un bando ad evidenza pubblica per l’affidamento in gestione dei servizi.

Si tratta di una corsa contro il tempo: senza un’immediata attivazione dei servizi è evidente che non si potranno creare le disponibilità finanziarie per adempiere ai propri obblighi connessi alla liquidazione di tutte le partite debitorie e scongiurare il rischio che una perdurante chiusura dell’ente comporti la restituzione del cospicuo finanziamento ricevuto dalla Regione Puglia e la dichiarazione di fallimento dell’Asp Regina Margherita, situazione evidenziata nel Decreto di nomina del commissario straordinario da parte del Presidente della Giunta regionale.

Lionetti ha comunicato, inoltre, che in questa fase ha deciso di farsi direttamente carico di ogni tipo di procedura amministrativa, con la collaborazione proficua dell’unico dipendente dell’ente e l’apporto volontario di alcune competenze professionali, rinviando a tempi migliori l’individuazione di un direttore generale e coordinandosi costantemente con l’Ufficio regionale dei Servizi Sociali.

Apprezziamo l’impostazione operativa scelta dal commissario e ribadiamo la disponibilità ad agire per promuovere la rinascita dell’Asp, a partire dall’immediata e necessaria riapertura della casa di riposo. Ci impegniamo a sottoporre all’attenzione del commissario prefettizio del Comune di Barletta, il dott. Francesco Alecci la necessità di un cambio di atteggiamento nei riguardi dell’ente, assicurando una risposta concreta ad alcune necessità improrogabili, come la pulizia e la messa in sicurezza di tutti gli ambienti della struttura. Ribadiamo, infine, l’assoluta necessità che riprenda un rapporto di fruttuosa collaborazione tra Comune e Regione per realizzare quella svolta positiva per il futuro della Regina Margherita”, concludono Dambra e D’Alberto.

Perentoria è stata la replica dell’ex sindaco CANNITO, il quale, con la seguente nota, fa sapere che piuttosto auspica la riapertura della struttura in favore degli anziani della città.

Le affermazioni di D’Alberto e di Dambra, relative alla casa di riposo “ASP Regina Margherita”, circa una mia indisponibilità ad accogliere la richiesta di farmi carico, in qualità di Sindaco, delle spese per la riapertura della struttura e per la sua messa in sicurezza, sono assolutamente false.

Il mio impegno verso la riapertura della A.S.P. che, si badi, è di competenza regionale, è comprovato dai numerosi sopralluoghi presso la casa di riposo, non ultimo quello del 3 febbraio 2021 alla presenza dell’assessore regionale Rosa Barone, invitata dal sottoscritto.

Sebbene si tratti di una struttura non appartenente, nella sua fase gestionale, al Comune di Barletta, qualora fossi rimasto in carica come Sindaco mi sarei assunto senza problemi e come sempre ho fatto anche la responsabilità della spesa per la pulizia e per la messa in sicurezza del giardino (quantificata come da piano di lavoro elaborato da Bar.s.a. in circa 15 giorni di lavoro).

Detto piano di lavoro, che quindi includeva i costi per la pulizia del giardino, risale all’11 ottobre 2021 e, come noto a tutti, ho cessato le mie funzioni appena due giorni dopo, in data 13 ottobre.

In molte e più occasioni ho dichiarato che l’Amministrazione Comunale, pur essendo l’ASP un’istituzione autonoma di stretta competenza regionale, sarebbe stata disponibile a qualsiasi operazione lecita e possibile al fine di riaprire la casa di riposo ed ospitare i nostri anziani, oltre che per dare un’occasione di lavoro, nonostante i circa 800.000 euro di debiti cumulati dalla struttura negli anni.

Questo lo abbiamo detto al tavolo prefettizio della B.A.T., lo abbiamo chiesto ai tavoli regionali, così come abbiamo chiesto, nell’interesse della casa di riposo, di nominare quanto prima il commissario della ASP.

Si sapeva, infatti, che il ritardo della nomina fosse dovuto al fatto che la stessa dovesse essere “consigliata” (come la precedente) da un noto esponente politico regionale del PD (che io ricordi mai intervenuto pubblicamente sulla vicenda), a dispetto, invece, della nomina voluta dall’assessore regionale al Welfare Barone.

È tutto agli atti ed è tutto pienamente documentato (si vedano, infatti, le foto del sopralluogo del 3 febbraio 2021, in piena emergenza pandemica, peraltro non unico sopralluogo effettuato dall’Amministrazione Comunale).

Dal suddetto sopralluogo alla nomina del commissario sono, addirittura, trascorsi sei mesi che diventano dieci dalle dimissioni del vecchio presidente.

È evidente che le affermazioni di D’Alberto e di Dambra sono demagogiche e finalizzate a mettere in cattiva luce il mio operato, per un calcolo politico tipico di chi utilizza il sindacato per svolgere sul territorio una politica faziosa e autoreferenziale. 

Adesso potranno rivolgere le loro istanze per la messa in sicurezza del giardino al Commissario Prefettizio (sono sicuro che autorizzerà Bar.s.a. alla spesa rendicontandone l’importo) e chiedere l’immediata riapertura della struttura sia al PD che al nuovo Commissario della ASP, da cui tutti (me compreso, come semplice cittadino) ci aspettiamo moltissimo. Tanto per verità dei fatti.

Foto sopralluogo febbraio 2021

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