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giovedì, 28 Novembre 2024
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Trinitapoli – Cicloturismo: Ammesso il finanziamento della “velostazione Ramsar”

La velostazione sorgerà nella zona della stazione ferroviaria e ospiterà anche un servizio di “bike sharing” con servizio parcheggio e sistemi di sicurezza

La Regione Puglia ha ammesso a finanziamento la “velostazione Ramsar” che andrà ad integrarsi con il progetto “bike to wetland”, la pista ciclabile che attraversa la Zona umida. Altri 300mila euro di Fondi Por 2014/2020, a cui si aggiungerà una compartecipazione comunale di 107mila euro. Serviranno per potenziare percorsi di mobilità dolce, sostenibile e di forte impatto attrattivo, per una zona che presto sarà anche urbanisticamente a vocazione turistica.

La velostazione sorgerà nella zona della stazione ferroviaria a cui sarà logisticamente connessa: il posizionamento è strategico per favorire l’intermodalità del trasporto ciclistico con altri mezzi di trasporto. Ospiterà anche un servizio di “bike sharing” con servizio parcheggio e sistemi di sicurezza: bici a noleggio, per i percorsi che uniranno il centro cittadino alle saline nel territorio casalino, con illuminazione, segnaletica orizzontale e verticale e limiti di velocità a 30 kmh.

La velostazione va a corredare ulteriormente il progetto di cicloturismo (un finanziamento della Comunità europea di oltre 1,4 milioni con una compartecipazione comunale di quasi 56mila euro) che questa amministrazione negli ultimi 12 mesi ha progettato per Trinitapoli, in linea con le vigenti leggi nazionali e regionali: “l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per esigenze quotidiane che sia per esigenze turìstico-ricreative, al fine di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana e accrescere e sviluppare l’attività turistica”.

«Il cicloturismo è molto in espansione in questi annispiega il sindaco Emanuele Losapio – perché unisce natura e benessere, coniugando anche sensibilità sportiva, escursionistica, naturalistica e, in genere, vacanziera. Crediamo molto nella possibilità di dare alla zona umida uno sviluppo socio-economico che guardi al turismo partendo dalle risorse paesaggistiche. Questo progetto e “bike to wetland” vanno esattamente nella direzione che immaginiamo per il nostro territorio».

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