“Enti pubblici, forze dell’ordine e commercianti devono imparare a fare rete, perché solo lavorando a sistema sarà possibile affrontare il presente e le sfide future in campo economico”
A dichiararlo è Daniele Santoro dirigente della Confesercenti Provinciale BAT e del direttivo di Trani.
“Questi ultimi due anni di pandemia sono stati difficili per tutti, prosegue Santoro che a Trani è titolare di un negozio di abbigliamento sportivo. Nonostante ciò, la ripresa, anche se lenta, inizia a dare i suoi frutti. Trani, rispetto ad altre città della BAT, si è distinta a livello regionale in campo turistico. Turismo che risulta essere la linfa vitale della Puglia e, in particolare della nostra Provincia, che, malgrado gli sforzi, stenta ancora a decollare, specie a livello delle Politiche Istituzionali.
Gli esercenti e le micro e piccole imprese vanno sostenuti con adeguate politiche di sistema, interventi integrati pubblico/privati, con strumenti strategici come i Distretti Urbani del Commercio che favoriscono l’aggregazione tra i commercianti al fine di promuovere iniziative di riqualificazione e di incentivo, ma che stentano a prendere piede. Sto parlando di promozione di prodotti tipici del territorio: moscato, olio, artigianato, souvenir. Bisognerebbe valorizzare maggiormente i centri urbani e i centri storici, dotandoli di servizi adeguati alle esigenze di residenti, imprenditori e turisti, progettati da una concertazione tra soggetti pubblici e privati.
A Trani abbiamo un bellissimo centro storico, ma, dal punto di vista del commercio non alimentare di prossimità, è povera sia quantitativamente che qualitativamente. Al contempo abbiamo moltissime attività di ristorazione e pubblici esercizi in generale, dall’alto livello qualitativo. Anche dal punto di vista ricettivo, la dotazione di strutture turistico-ricettive è bassa, fatta eccezione per una moltitudine persino eccessiva, di B&B (spesso abusivi) che non riescono a soddisfare le esigenze di tour operator che hanno necessità di portare gruppi organizzati.
Un quadro in chiaroscuro, dunque, per il quale però i negozianti (merci varie) che abbassano le saracinesche sono in aumento alimentando una problematica legata agli “Sfitti” che, se non affrontata, rischia di provocare a sua volta altre grosse problematiche di interesse sociale. Basti pensare alla desertificazione di intere vie del centro che stanno diventando sempre più buie e poco appetibili sia per il mercato immobiliare che per quello commerciale di prossimità.
Da questo punto di vista l’Amministrazione non può non intervenire ed assistere passivamente.
Urge approntare tavoli di concertazione a conduzione pubblica, ma con un confronto con i privati continuo e costante per programmare e progettare iniziative per servizi, bandi ad hoc, sgravi ed agevolazioni fiscali e tributarie (Imu, Tari, Tosap) e contributi alle imprese. Tutte problematiche di competenza delle Politiche di Distretto Urbano per le quali il Comune ha avuto la lungimiranza di candidarsi e di costituirlo, ma che, inspiegabilmente, è in un momento di stasi.
Sul fronte “manifestazioni ed attività di Spettacolo” non è più procrastinabile anticiparne la programmazione, stilando un palinsesto fatto di poche, ma qualitative iniziative per le quali si deve coinvolgere maggiormente il settore terziario, del commercio in particolare. Dovremmo anticipare i tempi di almeno sei mesi prima, se non 1 anno e non come succede spesso che a Maggio si programmano gli eventi estivi e ad Ottobre – Novembre quelli invernali. Il coinvolgimento delle attività produttive e delle Associazioni di Categoria rappresentative diventa nevralgico.
In questo modo sarà possibile proporre una reale e minuziosa promozione che può portare la Città all’attenzione dei circuiti turistici tali da indurre i visitatori a decidere di passare più giorni a Trani.
Da qui la necessità di rendere maggiormente fruibili i molteplici contenitori culturali della Città, programmandone periodi di apertura tutti i giorni, fino a tarda ora d’estate e nel periodo natalizio, ma soprattutto integrati tra loro in un’ottica di Sistema con gli esercizi commerciali e turistici. Un aspetto da non sottovalutare e che porterebbe sicuramente beneficio alle attività commerciali più propense a tenere aperti i negozi a disposizione dei turisti che potrebbero fare shopping, in attesa di assistere ad uno spettacolo o di visitare un monumento o una chiesa.
Infine un cenno alle situazioni di abusivismo commerciale del settore ambulante e nel settore ricettività turistica per le quali necessita urgentemente attivare politiche concertate tra Associazioni di Categoria e Assessorato e Comando di P.M. al fine di sanare criticità che incidono sulla concorrenzialità di un libero mercato e, soprattutto, sulla qualità dei servizi offerti ai turisti. Da questo punto di vista urge metter mano ad una serie di regolamenti attraverso i quali disciplinare soprattutto i dehors, l’arredo urbano, le aree di mercato, rionali e settimanale.
Voglio, proprio sulla questione dehors, spezzare una lancia a favore dell’Amministrazione Comunale sulla iniziativa portata avanti in Prefettura per la definizione di linee generali regolamentari, oltre a specifiche per ogni Comune; attività su cui si sta dimostrando di essere all’avanguardia nel territorio provinciale, anche grazie ad una qualificante, pressante e continua sollecitazione da parte della Confesercenti provinciale B.A.T..
C’è molto da fare, come può evincersi da quanto sopra detto, anche se bisogna dare atto che tanto è stato comunque fatto.
Trani è una Ferrari ma bisogna prendere atto che per correre e condurla al meglio necessita di un pilota di serie, supportato da un team di tecnici esperti, di una Scuderia di primo piano, senza la quale si rischia anche di andare a sbattere”.