Così com’era prevedibile la riunione tra il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano i consiglieri regionali barlettani (in quota PD e “Con Emiliano” rispettivamente Mennea, Caracciolo e Tupputi, ricordando che Caracciolo appare critico nei confronti del sindaco) e i consiglieri comunali favorevoli alla mozione di sfiducia verso Cannito, non ha prodotto alcun risultato (cosi come si evince nel virgolettato riportato di seguito) ; intanto, nonostante Cannito sia “il sindaco (dimissionario?) del fare”, con l’hashtag #barlettanonsiferma, cosi come appare di recente sulle sue pagine social, il voto dei venti consiglieri (nel consiglio comunale previsto per il 13 ottobre) a favore della mozione sembra essere sempre più concreto con la possibilità che davvero l’amministrazione Cannito possa “andare a casa” istituendo il commissariamento del Comune e le successive elezioni in primavera.
Tuttavia, forse tutto potrebbe ancora succedere in vista del 17 ottobre, ovvero la scadenza dei venti giorni durante i quali Cannito può ancora ritirare le dimissioni a meno che non venga sfiduciato prima di tale data. Ma nella città della Disfida la sfida è ancora aperta e nulla pare essere scontato.
“Ho comunicato al sindaco Cannito di avere rivolto a tutti i gruppi di opposizione del Consiglio comunale di Barletta la sua disponibilità a costruire una nuova maggioranza di centro sinistra che includesse anche il Movimento 5 stelle.
Dopo una lunga e approfondita discussione, tutti i gruppi politici presenti hanno espresso il loro diniego a partecipare ad una nuova Amministrazione con diversa maggioranza e hanno confermato la loro intenzione di votare la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco”.
Lo ha dichiarato il presidente Michele Emiliano al termine della riunione con i consiglieri comunali firmatari la mozione di sfiducia al sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, e con il segretario regionale del Pd Marco Lacarra.”