E’ diventato un caso di portata nazionale.
Nelle ultime ore ne stanno parlando tutte le maggiori testate giornalistiche italiane: da “Il Messaggero” a “FanPage”, passando per “SkyTg24” oppure “TGCom24”.
La vicenda della possibile sospensione di 10 alunni, di una classe prima dell’Istituto “G. Colasanto” di Andria, rei di aver portato a merenda della pasta al forno a scuola, da mangiare a ricreazione in pratiche vaschette monoporzione, è ormai sulla bocca di tutti.
Nessuno ieri, quando si è diffusa la notizia, avrebbe mai immaginato che la scuola superiore andriese di via Paganini sarebbe balzata in poco tempo alla ribalta nazionale.
Intanto questa mattina, il Dirigente Scolastico dell’Istituto, Cosimo Antonio Strazzeri, ha tenuto a precisare alcuni aspetti dell’accaduto: “Siamo in emergenza sanitaria da Covid19 ed è inimmaginabile manipolare cibi cotti” – ha spiegato il Preside.
“In questo istituto non facciamo doppi turni, non abbiamo una mensa autorizzata dalla Asl dove poter gestire cibi caldi, che è impossibile da consumare in 10 minuti.
E’ ingiustificata l’introduzione di cibi caldi dall’esterno e di incerta provenienza” – ha concluso Strazzeri.