Sconcerto e preoccupazione ha destato tra i cittadini e molte associazioni di volontariato di Margherita di Savoia la notizia, taciuta a lungo, che l’Amministrazione Comunale vuole trasformare il vecchio Palazzo di città in una Caserma per la Guardia di Finanza.
Motivando tale scelta con la necessità di non far trasferire la Tenenza in uno dei comuni vicini, il Sindaco è disposto a cedere uno dei pochissimi edifici storici della città, simbolo della identità dei Margheritani, costruito con i sacrifici dei padri, nato 120 anni fa per dare finalmente al paese una sede comunale dignitosa e autonoma e far fronte al fabbisogno di aule che la scuola reclamava.
Una scelta che è contestata da un comitato di cittadini, denominato “La casa dei cittadini”, rappresentato dai seguenti volontari e volontarie: Enzo Russo, Enzo De Pietro, Maria Russo, Ferdinando Dascoli, Antonio Riondino, Angela Camporeale, Giovanni Santobuono, nato per sensibilizzare i margheritani “su questa grave decisione”.
Per il comitato “il vecchio edificio è inadeguato ad ospitare una caserma sia per motivi strutturali che per motivi logistici. Situare una caserma al centro del paese creerebbe infatti non poche difficoltà alla vita della zona e dell’intera popolazione.
Il nostro piccolo Comune – continuano i cittadini – che per sopravvivere sta vendendo tutte le sue proprietà (scuole elementari e medie, l’ex mercato, i suoli, l’ex asilo più conosciuto come centro Padre Pio), dovrebbe adesso addirittura offrire allo stato uno dei pochi beni di pregio che ancora possiede per farne una caserma?”.
Il comitato è convinto che “la Guardia di Finanza costituisca un lustro e una presenza indiscutibile per la nostra città e la soluzione migliore per tale istituzione sarebbe far costruire una nuova caserma coinvolgendo soprattutto gli enti responsabili, i ministeri, la regione e la stessa direzione regionale del demanio statale.
Da tempo, infatti, finanziamenti regionali e ministeriali stanno operando in tal senso, contribuendo alla realizzazione di nuove caserme perfettamente adeguate a tali scopi. Il comune da parte sua può mettere gratuitamente un terreno a disposizione. Per tale obiettivo siamo pronti a sostenere in tutti i modi le eventuali iniziative dell’amministrazione comunale”.
Il comitato propone, invece, che il vecchio Palazzo di città diventi, come previsto nei programmi delle diverse amministrazioni comunali succedutesi negli anni, una “Casa dei cittadini”, dando finalmente una sede adeguata e d’eccellenza ai servizi comunali come l’archivio storico del paese ed al centro di accoglienza e promozione turistica, oltre che alle numerose associazioni di volontariato impegnate nei settori della sanità, della cultura, del sostegno economico e sociale dei cittadini più deboli e delle attività produttive del territorio.
“Il nostro caro ex Municipio ha una struttura versatile e una posizione centrale nel paese ed ha dimostrato nei periodi estivi degli anni passati di essere il luogo ideale per lo svolgimento di attività culturali e sociali e, di importanti manifestazioni di successo.
Esso rappresenta un’occasione storica per il paese che per la prima volta potrebbe disporre di un luogo di incontro pubblico dove far vivere la cultura, la solidarietà ed il confronto democratico.
E’ per questo che il comitato (in rappresentanza di centinaia di cittadini, molti dei quali impegnati nelle associazioni di volontariato) ha scelto di difendere la vocazione storica dell’ex Palazzo di città anche in contrasto con le decisioni dell’amministrazione comunale, dando vita ad una raccolta di firme destinata a dar voce all’intera cittadinanza”.