Le denunce sono all’ordine del giorno e riguardano stessi episodi che hanno un comune leitmotiv: il bullismo.
Un fenomeno che ormai in città sta dilagando in maniera esponenziale e pericolosa: i genitori delle vittime sono esasperati e cercano una risposta concreta dall’amministrazione comunale, nonostante i vari proclami e i provvedimenti adottati da quest’ultima per contrastarlo.
L’ultimo avvenimento, in ordine di data, si è verificato mercoledì scorso in viale Crispi, in pieno centro cittadino, ma ne potremmo documentare ben altri, seppur di minore entità .
Questo lo sfogo social di un genitore che ha visto il proprio figlio subire angherie da sconosciuti: “Alcuni ragazzini minorenni, tra cui mio figlio, intorno alle 21, mentre passeggiavano sono stati accerchiati da un gruppo di loro coetanei a bordo del solito monopattino elettrico che hanno cominciato a deriderli, schiaffeggiarli e sputarli in volto“.
Poi continua: “Le vittime, intimidite ed impaurite dall’inaspettato gesto e dal consistente numero dei sopraffattori, non hanno reagito subendo anche minacce di tutti i tipi dagli stessi che poi si sono allontanati facendo perdere le proprie tracce”.
Il tutto, da sottolineare, senza motivo e sotto gli occhi di tutti.
Ciò che più spaventa, però, è l’atteggiamento indifferente e incurante con il quale vengono perpetrati questi atti ignobili.
“Nessuno è intervenuto, nessuno ha fatto nulla, nonostante la zona fosse molto frequentata in quel momento.
Viviamo in una città – denuncia il genitore – dove le risse in piazza, i fenomeni di bullismo e di scherno sono all’ordine del giorno. Mancano i controlli“.
In effetti, le forze dell’ordine pattugliano costantemente il centro cittadino ma, a quanto pare, non basta. Occorrono maggiori controlli, occorre intensificare la presenza dei militari nei punti nevralgici della città .
Occorre far rispettare le regole ed adottare il pugno di ferro con chi le viola.
Per di più, ciò che lascia perplessi è il fatto che ad Andria vi è un’ordinanza sindacale che vieta tassativamente il transito dei velocipedi elettrici nelle strade e piazze centrali della città . Sono proprio quei posti, però, a divenire teatro di episodi di bullismo consumati proprio a bordo di quei mezzi.