E’ accaduto a Castellaneta Marina (Taranto), dove gli agricoltori sono costretti a mandare al macero le angurie danneggiate dalle alte temperature (quelle sane vengono ritirate a 4 centesimi al chilo).
Si tratta di angurie piccole, delle varietà Nikas, Prestige e Perla Nera. La prolungata siccità ha intaccato e letteralmente spaccato gran parte del raccolto. La scarsa richiesta sui mercati esteri ha fatto crollare le esportazioni, ma anche sul mercato interno le cose non vanno bene, poiché agli agricoltori vengono corrisposti 4 centesimi al chilo, mentre la Gdo rivende a 80cent e anche a un euro al chilo.
Il Governo ha da poco recepito con decreto le norme Ue sulle pratiche sleali, tra cui rientra la questione dei prezzi palesemente iniqui corrisposti ai produttori. Occorre far valere la nuova norma e, nel frattempo, è necessario che il Governo prenda coscienza di ciò che sta accadendo all’agricoltura, affossata anche dalle conseguenze drammatiche di una crisi idrica e climatica di proporzioni enormi.
I problemi dalla cui soluzione dipende il rilancio dell’agricoltura non vanno in ferie. Con il PNRR occorrerà affrontare strutturalmente questioni e dinamiche che abbattono la redditività di tutto il comparto.