“Apprendiamo che i prossimi 27, 28 e 30 settembre nella zona del poligono “Torre di Nebbia” verranno messe in atto delle esercitazioni di tiro a fuoco da parte dell’esercito.
Il poligono “Torre di Nebbia”, tuttavia, non si trova in un’area come le altre, bensì nel bel mezzo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia“.
La nota è a firma del movimento civico Andria Bene in Comune.
“Un’area che, dunque, viene ancora utilizzata come servitù militare, invece che tutelata in virtù dell’enorme patrimonio naturalistico, storico e culturale che vi è contenuto al suo interno e che, per questo, la sottopone anche ai vincoli europei SIC e ZPS.
Insomma, all’interno di un Parco Nazionale, in cui giustamente viene vietata la caccia, si continuano a svolgere esercitazioni di tiro a fuoco (senza sapere bene cosa e come viene sparato) in virtù di una logica di guerra permanente e preventiva che appartiene, ormai, al secolo scorso.
Ma non è solo questo il problema: essendoci la necessità di sgomberare l’area, a causa di queste esercitazioni vengono compromesse anche le attività agro-pastorali e turistiche che si trovano all’interno o in prossimità del poligono.
Noi crediamo che sia il arrivato il momento di risolvere questa contraddizione e, pertanto, chiediamo agli organi preposti lo stop alle esercitazioni nel Parco ed invitandoli, contestualmente, a procedere allo sviluppo di un piano di spostamento del poligono.
Perché, citando Don Tonino Bello, noi crediamo che “la Puglia è chiamata dalla storia e dalla geografia, a protendersi nel suo mare come Arca di Pace e non a curvarsi minacciosamente come arco di guerra” – concludono da Andria Bene in Comune.