Una “prima” nazionale per il Curci. È “Il dio bambino”, monologo scritto a quattro mani da Giorgio Gaber e Sandro Luporini nel 1993. Reciterà sul palcoscenico Fabio Troiano, diretto da Giorgio Gallione. Una produzione NidodiRagno promossa e sostenuta dal Teatro Curci in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
Debutto a Barletta il prossimo 19 novembre. Tre serate certe, una quarta in previsione, poi un itinerario che ambisce a far tappa ad ampio raggio in tutta la penisola.
La presentazione dello spettacolo è avvenuta ieri mattina nel teatro che ospiterà la “prima”. Con Troiano e Gallione, il produttore Angelo Giacobbe e il direttore del TPP, Sante Levante. Ad accoglierli l’assessore al Turismo, Oronzo Cilli e la presidente della Commissione Cultura, Stella Mele, puntuali nel sottolineare come “Il dio bambino” rivesta per gli organizzatori il carattere di una invitante sfida poiché: “L’evento muove i primi passi artistici qui a Barletta, individuata come laboratorio per un’opera di alto profilo che ambisce alla centralità nei cartelloni delle stagioni teatrali italiane, da nord a sud”.
Entrambi hanno indicato nell’essenza del progetto “la sperimentazione di una diversa sensibilità istituzionale, sostenuta da un più accurato impegno per rappresentare e offrire visibilità, valorizzare risorse ancora sconosciute. Per questo lo abbiamo condiviso senza esitazioni, concedendo la disponibilità del teatro per le tre settimane di prove nella quali si è cimentato il protagonista Fabio Troiano, che della struttura è anche apprezzato direttore artistico. Quasi superfluo aggiungere che ci anima tanta fiducia, perché così delineiamo più dinamismo nel domani della cultura cittadina, alla ricerca di ripartenze dopo il periodo più critico dell’emergenza sanitaria”.
Condivisione ma anche gratitudine nelle riflessioni di Troiano che ha lodato il potenziale della sinergia creatasi, vissuta come “un’esperienza emozionante” e calibrata come occasione irripetibile per veicolare il nome del Curci.
Soffermandosi sull’adattamento dell’opera, eseguito con criterio “delicato e rispettoso, non essendo stato il monologo portato a termine degli autori”, il regista Gallione ha definitivo figurativamente l’evento “una gemma che cercheremo di rendere più brillante”.
Dal produttore Giacobbe lodi alla “sensibilità dell’Amministrazione comunale e all’ospitalità del meraviglioso teatro”, unitamente a un giudizio di approvazione per “una scommessa artistico/culturale che coinvolge l’istituzione locale, TPP e professionalità di riconosciuto valore”.
Consenso anche dal direttore Santi Levante che attribuisce al progetto il valore di un investimento.