“Ieri mattina alcuni esponenti del centro-destra hanno pubblicato un comunicato stampa in cui accusavano questa Amministrazione di essere ‘priva di qualsiasi idea sul futuro della nostra Comunità’, constatando addirittura ‘l’inesistenza di un disegno sul futuro di Andria e degli Andriesi'” – ad intervenire sulla questione del finanziamento di 45 milioni di euro elargito dal Ministero dei Trasporti al Comune di Andria e denominato PINQUA, è il gruppo politico Andria Bene in Comune, nella persona del suo capogruppo Emanuele Sgarra.
“Ebbene, ironia della sorte, nella stessa giornata di ieri il Ministero dei Trasporti ha pubblicato la graduatoria relativa al “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” in cui il Comune di Andria risulta beneficiario del finanziamento di tutti e tre i progetti presentati, per un totale di 45 milioni di euro.
Tre progetti che, elaborati da questa Amministrazione con l’ausilio fondamentale di Ferrotramviaria S.p.A., interverranno sull’assetto urbano della città in prossimità delle tre future stazioni di Andria, andando a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini andriesi.
Nonostante la carenza di dirigenti e personale che abbiamo ereditato, dunque, non solo siamo riusciti a sviluppare ben tre progettazioni da candidare al bando di finanziamento, ma ognuna di queste è risultata beneficiaria di finanziamento.
Un risultato straordinario per una città abituata da dieci anni all’immobilismo amministrativo e all’ignavia politica, raggiunto solo grazie alla competenza ed alla dedizione di chi oggi è impegnato in prima linea per risollevare le sorti di Andria.
Dunque, mentre il centro-destra dei “competenti” che hanno distrutto Andria continua a parlare a sproposito, l’inesorabilità dei fatti sancisce un verdetto che non ammette appello: loro in 10 anni hanno accumulato 77 milioni di euro di debiti; noi in 9 mesi abbiamo già intercettato 45 milioni di euro di investimenti per il nostro territorio.
E questa è dura realtà che si abbatte contro la faziosità di chi, ancora oggi, non ha avuto il coraggio di chiedere scusa ad una città intera per la montagna di debiti sotto cui l’ha sepolta” –