E’ accaduto sabato scorso quando, a causa delle forti piogge che hanno interessato il comune di Spinazzola, è crollata un’ala del vecchio ospedale di Santa Maria la Civita, già convento dei Cappuccini del XVI secolo.
Alessandro Delle Donne, Commissario straordinario Asl Bt, è intervenuto in merito spiegando la situazione.
“In riferimento al crollo di un’ala del vecchio ospedale di Spinazzola occorre fare chiarezza su alcuni passaggi. Come ben noto, quell’immobile è rientrato in una procedura di dismissione avviata dalla Regione Puglia nel lontano 2009 con una elencazione di beni non strumentali ad uso sanitario inviata dalle AA.SS.LL..
La ASL BT, in esecuzione delle DGR 320/2016 e 2190 del 28 dicembre 2016, adottò la deliberazione, a firma del Direttore Generale dell’epoca, dr. Ottavio Narracci, con la quale si redasse l’elenco dei beni non strumentali, nell’ambito del quale si precisava che gli immobili insistenti nel Comune di Spinazzola non potevano essere menzionati nella procedura di dismissione in quanto oggetto di contenzioso vertente proprio sulla proprietà degli stessi.
Infatti, nella delibera di Giunta Regionale n. 2190 del 28.12.2016, si è tenuto conto proprio della circostanza “… che da parte di diversi Enti SSR è stato segnalato alla Società che l’originario elenco di beni non strumentali di cui alla DGR n. 2427/2009 deve essere aggiornato ed implementato.
Tanto sia perché a seguito di rilevazioni, effettuate dagli uffici dei medesimi Enti, è stata rilevata la non strumentalità di altri immobili o l’esistenza di particelle che fanno parte di cespiti già ricompresi nell’elenco di cui alla su menzionata Deliberazione, sia perché alcuni immobili non erano stati all’epoca oggetto di trasferimento in quanto notoriamente gravati da problematiche di natura giuridica rispetto ai quali ad oggi, non si è però pervenuti a soluzione.
In detto contesto, i suddetti Enti hanno manifestato la volontà di avvalersi dell’esperienza maturata da Puglia Valore Immobiliare per attivare procedure funzionali alla regolarizzazione amministrativa, alla dismissione, ed all’introito dei proventi da destinare ai sensi del d.lgs. 118/2011 ad investimento…”.
“In ragione di quanto sopra, appare evidente e notorio anche a tutti coloro che si sono nel tempo interessati della vicenda, che quell’immobile, sul quale, quindi, non vi era certezza della titolarità, aveva anche perso la natura strumentale a fini sanitari, motivo per il quale la nota del 2016, a firma dell’allora direttore generale Ottavio Narracci, non poteva avere seguito, atteso che la mera ristrutturazione dell’immobile non poteva rientrare nelle misure del finanziamento 9.12 già dalla adozione della prima DGR 320/2016″.
“Siamo in contatto continuo con il Comune di Spinazzola e anche con le forze politiche che si stanno interessando della vicenda – continua Delle Donne – e, finalmente, proprio lo scorso 5 luglio abbiamo definito con il Comune di Spinazzola un lunghissimo contenzioso durato oltre 20 anni la cui materia del contendere riguardava anche la proprietà di quell’immobile e, a seguito dell’accordo sottoscritto, la Asl è entrata in possesso della struttura e ora si può procedere, ai sensi delle DGR 320/2016 e 2190/2016, a trasferire anche questo immobile alla Società Puglia Valore Immobiliare – Società di cartolarizzazione”.
“Tuttavia, va detto che proprio ieri abbiamo inviato alla Regione una richiesta di autorizzazione ad effettuare interventi di manutenzione straordinaria con anticipazione di fondi di bilancio, previo svolgimento di uno studio approfondito della situazione strutturale dell’immobile così da poter progettare gli interventi necessari e possibili per il recupero dell’intera struttura”.
“E’ evidente che in tutti questi passaggi non c’è nulla di semplice e quanto accaduto dato l’alto valore dell’immobile ci addolora – continua Delle Donne – ma va sottolineato che in questo momento, più che mai, è necessaria la massima chiarezza sulle procedure, quelle degli anni scorsi e quelle in corso.
Citare un documento a firma del dottor Narracci senza contestualizzarlo e senza verificare cosa è successo dopo può essere fuorviante e serve solo ad alimentare polemiche non costruttive“.