Gioia e goliardia sfociate in atti incivili e deplorevoli.
E’ il resoconto di una serata di festa sfuggita letteralmente di mano e dalla quale ripartire con un’attenta riflessione.
Ciò che è accaduto martedì notte ad Andria, al termine della semifinale del campionato Europeo che ha visto trionfare l’Italia, è aberrante.
Disordini, vandalismo, bombe carta, semafori divelti, per poi arrivare addirittura a bloccare un’auto medica con le sirene spiegate e in codice rosso, prendendola a calci e pugni e tirandole bottigliette d’acqua contro il parabrezza.
Qual è il confine tra festeggiare e delinquere?
E’ una domanda che si è sicuramente posto anche l’autista di quell’auto medica presa d’assalto, che invece di guardare la partita dei suoi beniamini ed esultare per la vittoria, magari comodamente sul divano e con la sua famiglia, era impegnato nel suo lavoro al servizio della comunità .
“Dott. Pasquale Colasuonno, sono l’autista soccorritore che ieri notte era in servizio sull’automedica bloccata in via De Gasperi” – inizia così la missiva del conducente del mezzo di soccorso indirizzata all’assessore alla Sicurezza della città di Andria.
“Le assicuro che ce la siamo vista veramente brutta, perché in un primo momento la gente si rifiutava di lasciarci passare nonostante le sirene.
Dopo che si è aperto un varco hanno preso a calci e pugni il veicolo. Le assicuro che abbiamo avuto il forte timore che potessero linciarci“.
Parole agghiaccianti, pronunciate da un uomo che ha rischiato la propria incolumità solo per aver avuto la “colpa” di svolgere il suo compito in quelle ore.
“Il colmo si è raggiunto quando sono state lanciate della bottigliette in plastica piene d’acqua contro il parabrezza, tutto ciò in pieno centro.
Sono sicuro che la presenza di una pattuglia avrebbe moderato tanto vandalismo, non solo nei nostri confronti ma in generale”.
Poi conclude con un’esortazione che è bene condividere: “Spero che domenica sera si riesca ad organizzare qualcosa che eviti gli episodi spiacevoli di ieri.
Ho fiducia in questa amministrazione“.
L’auspicio è davvero questo.
Domenica, comunque vada, si cerchi di vivere una sana giornata di sport all’insegna del divertimento e del rispetto della città e delle persone.