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giovedì, 21 Novembre 2024
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Il Comune di San Ferdinando ripropone il mercato serale. No delle Sigle di rappresentanza

Ci riprova il comune di San Ferdinando di Puglia per alcune date di luglio e di agosto, ma è netta la contrarietà di tutte le Sigle di Rappresentanza, a cominciare da CasAmbulanti

Un dibattito che torna di stretta attualità quello dello svolgimento dei mercati in edizione serale.

“Da un lato le amministrazioni comunali che, spinti da lobby circoscritte definite e compiacenti, tendono a stravolgere l’organizzazione strutturata di svolgimento dei mercati nelle ore tradizionali, dall’altro coloro che, come nel caso di CasAmbulanti la cui posizione al riguardo è sempre stata limpidissima, pur condividendo la sperimentazione di forme di ampliamento dell’offerta, da sempre hanno posto grandissima attenzione ai diritti degli Operatori” – affermano dall’associazione CasAmbulanti.

Poiché l’argomento è particolarmente avvertito nelle Province di Bari e della Bat, infatti ci riprova il comune di San Ferdinando di Puglia per alcune date di luglio e di agosto che vedono la contrarietà di tutte le Sigle di Rappresentanza, a cominciare da CasAmbulanti, ANVA Confesercenti, FIVA Confcommercio, FIVAP-Unibat ed altre, è Savino Montaruli di CasAmbulanti che precisa:

“Fino ad ora queste fughe in avanti da parte di alcuni comuni, spesso spinti in modo avventuroso ed improvvisato da chi mira ad altri fini che non siano quelli di aderire al contesto normativo e regolamentare, non hanno fatto altro che dividere la Categoria e questo non va per niente bene. Le sperimentazioni sono state fatte tutte e gli esiti li consociamo quindi il tempo degli esperimenti è finito.

Da un lato i comuni ancora oggi non sono in grado di dotarsi degli strumenti di programmazione commerciale, rischiando ancora di perdere i fondi pubblici DUC che sono diventata barzelletta di Puglia, dall’altro le nostre proposte che mirano ad eventi di natura mercatale, in forma aggiuntiva, quindi ulteriori opportunità di lavoro per i concessionari di posteggio nei mercati, e di offerta dei prodotti che non stravolgano la rete organizzativa consolidata.

Un concetto semplice ma ancora non compreso. La programmazione spesso è paradossalmente mal vista dagli stessi comuni e da quelle lobby che in assenza di programmazione privilegiano la propaganda, al limite del personalismo, per gestire ciò che andrebbe disciplinato, per tutti. Come dire: un pesce ogni giorno per non insegnarti mai a pescare e renderti così schiavo e mai autonomo” – ha concluso Montaruli.

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