Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è stato ieri pomeriggio, giovedì 24 giugno, al Quirinale, insieme alla Conferenza delle Regioni e province autonome per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Un incontro organizzato nell’ambito del 40° anniversario della istituzione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
“Le regioni – ha detto Emiliano rispondendo ai giornalisti prima dell’ingresso al Quirinale – sono state determinanti per la lotta al Covid, hanno lavorato in maniera compatta, hanno sempre trovato un accordo con i vari Governi che si sono susseguiti e sono un esempio di governo di prossimità, cioè vicino alle persone. Molti di noi rispondono al telefono ai cittadini, cosa che evidentemente per un Governo centrale è impossibile per i numeri troppo elevati.
Questo è un modello originale che oggi festeggia i quarant’anni perché la Conferenza delle Regioni è sostanzialmente una associazione libera di Regioni che decide quasi tutto all’unanimità, senza conflitti, mai nessun problema, compresi gli incarichi, le nomine, dialogando con il Governo, in pieno accordo nonostante le distanze politiche.
Le Regioni sono un esempio unico perché l’Italia, che è un Paese piccolo, non può essere uno Stato federale, può essere il Paese delle autonomie regionali, un’invenzione della Costituzione italiana che quindi va fatta evolvere nel rapporto con i Comuni e nel rapporto con lo Stato centrale”.
Al termine dell’incontro Emiliano ha dichiarato: “Il Capo dello Stato ha ringraziato le regioni per il contributo determinante che abbiamo dato durante la pandemia, ha ritenuto molto importante che il decreto per la governance del PNRR abbia confermato la centralità delle regioni, sia pure in dialogo con i Comuni e con lo Stato, e più in generale ha descritto da professore di diritto l’importanza del regionalismo. Una bella giornata nella quale abbiamo salutato il Presidente della Repubblica e soprattutto lo abbiamo ringraziato perché in questi momenti così difficili la sua presenza si è sentita molto”.