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mercoledì, 13 Novembre 2024
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Addio al posto fisso nella Pubblica Amministrazione: si potrà essere licenziati. Previste 24 mila assunzioni

È stato approvato dal Consiglio dei ministri il Decreto Reclutamento che regola le nuove assunzioni nella pubblica amministrazione italiana

È stato approvato dal Consiglio dei ministri il Decreto Reclutamento che regola le nuove assunzioni nella pubblica amministrazione italiana. Previsti 24.045 contratti entro il 2026, a tempo determinato che potranno avere una durata di massimo 5 anni.

Le modalità di assunzione?

Concorsi veloci con esito in massimo 100 giorni. Leggiamo nel Decreto Covid dello passato 1 aprile che detta le regole: «oltre alla valutazione dei titoli» è previsto «lo svolgimento della prova scritta».

Altra modalità: tramite conferimento di incarichi di collaborazione e consulenza per professionisti, manager e tecnici, mediante un portale specifico;
Inoltre, assunzione attraverso il portale unico online, di figure «con profilo di alta specializzazione».

Il portale unico avrà due elenchi: esperti e figure altamente specializzate.
Oltre ai concorsi, ricordiamo la creazione, da parte della pubblica amministrazione, di un portale unico online entro il 2023 con due tipologie di elenchi-graduatorie differenziate all’interno: nel primo potranno iscriversi professionisti ed esperti; il secondo sarà destinato a figure «in possesso di un’alta specializzazione» ovvero «una laurea magistrale o specialistica e di almeno di un uno dei seguenti titoli, in settori scientifici o ambiti professionali strettamente correlati all’attuazione dei progetti: dottorato di ricerca; documentata esperienza professionale di lavoro subordinato, di durata almeno triennale, maturata presso enti e organismi internazionali o nell’Unione Europea».

Riguardo alla durata dei contratti è specificato: «possono essere stipulati per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma non eccedente la durata di attuazione dei progetti di competenza delle singole amministrazioni e comunque non oltre il 31 dicembre 2026».

La Pubblica Amministrazione si riserva la possibilità di risolvere in anticipo detti contratti qualora non verranno raggiunti gli obiettivi assegnati al soggetto.  

A cura di Damiano Landriccia.

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