Le Terme di Margherita di Savoia riaprono lunedì 7 giugno, con tante novità e attenzioni per la salute degli affezionati clienti e di chi si affaccerà al mondo termale per la prima volta.
Oltre alle preziose acque madri, che agiscono con grande efficacia per il rafforzamento del sistema immunitario e aiutano a migliorare problemi respiratori come le tante bronchiti croniche, si registra un grande interesse quest’anno per il ciclo in convenzione della cura per la Ventilazione Polmonare, consigliato ancora di più per chi ha contratto il Covide necessita di una terapia specifica.
A grande richiesta riapre il Centro di Sordità Rinogena, che funzionerà su prenotazione per evitare attese e assembramenti, come anche la fango-balneoterapia, le cure ginecologiche ed estetiche.
Per le cure inalatorie, invece, non è necessaria la prenotazione e tutti coloro che sono già vaccinati potranno fare sia inalazioni che aerosol come negli anni precedenti al Covid. L’ausilio della speciale mascherina per l’inalazione sarà invece di supporto a chi non ha ancora ricevuto il vaccino, come stabilito per tutte le Terme italiane dalla FoRST – Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale.
Oltre alle cure inalatorie, numerosi i trattamenti con le acque termali, come impacchi, idromassaggi e percorsi Kneipp per risolvere problemi legati alla forzata inattività causata oltre che dal virus anche dal lockdown, magari abbinati a massaggi drenanti e tonificanti e ai famigerati fanghi naturali per un effetto benefico del calore associato a quello miorilassante del bagno terapeutico.
L’interesse è tanto e si ha voglia di tornare a stare bene, aiutandosi con terapie naturali ed efficaci che generano buone abitudini. L’aria frizzante del paese, tra mare e saline, rende anche una semplice passeggiata in spiaggia il completamento ideale della giornata di cura e un momento speciale da dedicare a se stessi.
Dalle 7.00 alle 11.00 e dalle 15.30 alle 17.30 ogni giorno, salvo il sabato pomeriggio e i festivi, si potrà accedere alle cure con la sola ricetta del Medico di Famiglia, protetti dalla mascherina e previa misurazione della temperatura all’ingresso.