Da oggi i Comuni in difficoltà potranno partecipare al bando per ottenere dal ministero dell’Interno i fondi necessari a ristrutturare o progettare rifugi per cani randagi.
“Si tratta – dichiara in una nota la deputata pentastellata abruzzese Daniela Torto – di uno stanziamento importante, che distribuisce 5 milioni di euro per il 2021 e altri 5 milioni per il 2022, che risponde ad una precisa esigenza di civiltà dei Comuni, anche di quelli in dissesto e pre-dissesto, di prendersi cura dei cani abbandonati ed anche di pubblica igiene.
Nell’area riservata del sito del ministero dell’Interno sono dunque da qualche ora disponibili i formulari da inviare per accedere alla graduatoria che consentirà di distribuire i fondi”. Conclude: “Questa misura è frutto di un mio emendamento presentato alla legge di Bilancio 2021 portato avanti a nome di tutto il movimento 5 stelle e che oggi vede il contributo attuativo del sottosegretario Carlo Sibilia, che ringrazio.
Auspico che questo fondo possa migliorare la qualità della vita degli animali da affezione e, a allo stesso tempo, quella delle nostre città”.
A tal proposito è intervenuto il consigliere comunale andriese del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Coratella, attraverso un post pubblicato sulla sua pagina facebook:
“Ora mi aspetto che l’assessore al ramo e l’amministrazione tutta, dia seguito a quanto ottenuto dai nostri parlamentari”, riportando il testo integrale degli onorevoli Torto e Sibilia.
Coratella già qualche giorno fa intervenne sullo stesso argomento, all’indomani del “tavolo tecnico”, convocato dall’Assessore alla Sicurezza della Città di Andria, Pasquale Colasuonno, sul problema randagismo.
Questo il post del consigliere pentastellato, datato 23 maggio: “Ho letto un post dell’assessore Colasuonno, che finalmente ci aggiorna, dopo 3 mesi, sulla possibilità di convocare un tavolo tecnico relativo al fenomeno randagismo.
Spero che non sia un “tavolo” in cui si dicano cose già dette ma un prosieguo di un percorso iniziato a febbraio”.
E poi: “La competenza e la passione delle associazioni, mi hanno spinto ad occuparmi della questione canili, gattili e randagismo.
Oggi ad oltre 3 mesi da allora viene convocato un tavolo tecnico. Mi auguro che i tempi non siano troppo diluiti, come quello trascorso per la semplice convocazione del tavolo tecnico.
Spero anche che la convocazione non serva solo a prendere tempo e tra 6 mesi a ritrovarci alla casella n. 1 da cui ripartire.
Bisogna dare atto che non esistono soluzioni facili, ma chi amministra ha il dovere di trovarle”.