Sono trascorsi 33 anni dalla storica promozione in serie C2 della Polisportiva Trani calcio.
Era l’8 maggio del 1988, a Penne, in Abruzzo, il Trani dello storico presidente, Paolo Abruzzese, con il risultato di 0 a 0 vinse il campionato di serie D e disputò in seguito le fasi nazionali della coppa Italia Dilettanti aggiudicandosi il titolo e la coppa a Senigallia.
La nostra redazione ha contattato lo storico Presidente per chiedergli sensazioni ed emozioni dei tempi andati, ma la risposta non è stata quella che ci aspettavamo.
“Sinceramente non è un giorno che attualmente ricordo e che, a dire il vero, mi lascia completamente indifferente. Questo perché la città , i tifosi e le amministrazioni che si sono succedute durante la mia presidenza, me ne hanno fatte di cotte e di crude, anche chi stava con me e sedeva alla mia tavola, e che poi è diventato primo cittadino. Un autentico traditore!
Gli unici ricordi sono le grandi cattiverie che ho subito.
Nonostante tutto, però, nel 2008
sono tornato alla guida del Trani e, contro ogni pronostico e contro tutto e tutti, tifosi compresi fuori dal campo, da SOLO, ho vinto il campionato di Promozione. Poi ho lasciato sempre per la cattiveria dei tifosi e dell’amministrazione comunale di allora.
Nel 2011 mi sono fatto nuovamente coinvolgere perché il cuore resta sempre buancoazzurro ed ho subìto un autetico linciaggio.
L’unica cosa che, ad oggi, non riesco proprio a comprendere è come mai tutte le amministrazioni mi hanno sempre messo i bastoni tra le ruote, mentre ad altri presidenti è stata data la gestione dello stadio ed altro?
È perché nelle altre città , invece, si prodigano per aiutare la propria squadra di calcio?
Eppure ho sempre dato lustro alla MIA Città e ho sempre, e sottolineo SEMPRE, voluto vincere, e quando non è successo, qualcuno deve recitare il “mea culpa”.
Chiudo con una convinzione: la realtà è una sola, dopo di me il calcio a Trani è sparito”.
Il Presidente