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lunedì, 23 Dicembre 2024
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Barletta – La Lidl è disposta a delocalizzare la realizzazione della struttura commerciale

Se ne è discusso ieri in consiglio comunale

Così come ampiamente previsto si è tornati nuovamente a discutere della questione LIDL in consiglio comunale; durante l’assise è stata palesata una lettera (distribuita a tutti i consiglieri comunali) sottoscritta dal responsabile dello sviluppo immobiliare Lidl per la Regione Puglia (l’ ingegnere Corrado de Bari ) e indirizzata, in data 6 maggio 2021, al sindaco Mino Cannito e al Dirigente del Settore Edilizia Pubblica, Michele Saglioni; dalla lettera si evince che la multinazionale tedesca sarebbe disposta a “delocalizzare l’insediamento in itinere in altra area idonea”, probabilmente, cosi come preannunciato, ci sarà la perequazione con l’area adiacente alla chiesa di San Giovanni Apostolo in zona 167?   

Siamo di conseguenza pronti a sottoscrivere – si legge ancora nella missiva – con il Comune di Barletta, nel più breve tempo possibile, un atto negoziale sostitutivo di provvedimento che definisca modalità e termini per la delocalizzazione”.

La nota dolente del consiglio comunale di ieri, ha fatto riferimento, al mancato intervento del sindaco, nonostante le incalzanti sollecitazioni dei consiglieri di opposizione, (che pertanto hanno poi abbandonato l’aula non votando i punti previsti all’ordine del giorno che sono stati a loro volta votati e approvati solo dalla maggioranza) in merito alla revoca temporanea del dirigente dell’Area Sesta (Ambiente – Manutenzioni – Lavori pubblici) architetto Donato Lamacchia, del resto presente in aula.

Il sindaco pare non abbia voluto dare ulteriori spiegazioni, sennò quelle già descritte nella nota stampa diffusa qualche giorno fa, relative alle cause che lo hanno spinto a revocare Lamacchia il quale, quasi sicuramente, è stato sollevato dalle sue funzioni non solo per la questione della scuola di via Tatò ma anche per la questione LIDL.

Intanto il primo cittadino, sempre ieri durante il consiglio, ha preannunciato che per martedì mattina 11 maggio 2021 è previsto un incontro con la dirigenza LIDL, una riunione alla quale lo stesso Cannito ha invitato a prendervi parte sia i consiglieri comunali di maggioranza e sia quelli di opposizione affinché si giunga ad una decisione definitiva.

NOTA DEL “COLLETTIVO EXIT”

LA LIDL CEDE, MA A QUALE PREZZO?

La Lidl manda una missiva al Comune di Barletta in cui esprime formale consenso alla delocalizzazione dell’insediamento produttivo attualmente in fase di realizzazione.


Afferma che questa decisione viene assunta dopo le diffuse sensibilità manifestate dalla comunità barlettana sulla vicenda dell’ipermercato vicino al Castello.


Questo dimostra che la lotta paga, che mobilitarsi contro l’ennesimo scempio edilizio perpetrato questa volta nei confronti del nostro patrimonio artistico è l’unica scelta per imporre un cambiamento radicale.


Le scelte calate dall’alto non devono avere più cittadinanza in un territorio che da decenni subisce cementificazione e consumo di suolo.


Il fatto che la Lidl abbia ceduto è un fatto importante anche se dovremmo capire quale sarà l’accordo tra il Comune e la multinazionale.


Se questo dovesse avvenire con l’ennesima variante urbanistica sarebbe una beffa totale.


Noi non ci fidiamo di una classe politica da sempre accondiscente nei confronti del potere economico.
Non ci fidiamo neanche di una multinazionale che nella sua missiva parla di tener conto delle corrispondenti potenzialità edificatorie.


In questa vicenda ci sono responsabilità non solo politiche e amministrative ma anche da parte dell’ un’azienda; quando si fanno investimenti sbagliati i costi non possono ricadere sulla collettività.

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