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venerdì, 27 Dicembre 2024
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Barletta – Si conclude la protesta pacifica di Angelo: “La tenda rimane il simbolo di una lotta che andrà avanti”

Si è conclusa, per ora, la protesta pacifica di Angelo, il pizzaiolo 28enne, costretto a chiudere la sua pizzeria, che a nome di tutte quelle attività e di quei settori duramente colpiti dalla pandemia, ha fatto sentire silenziosamente il suo grido di dolore non mangiando e dormendo per ben 11 giorni in una tenda ai piedi di palazzo di città. Riportiamo, di seguito, le sue prime dichiarazioni postate sul suo profilo Facebook.

Per 11 giorni la tenda è stata il centro operativo della nostra protesta, dico nostra perché non è mai stata la protesta di un singolo ma di un  intero comparto commerciale, che ha puntato a dar voce non solo al proprio settore ma anche a tutti gli altri “colleghi” colpiti dalle scelte scellerate del nostro governo. 

Siamo riusciti a dar voce a chi non aveva voce, siamo riusciti a portare alla luce problematiche economiche e sociali, nascoste forse anche per un senso di vergogna.

Non abbiamo mai chiesto l’elemosina, abbiamo sempre chiesto il sacrosanto diritto di poter lavorare, poter mandare avanti le nostre famiglie e le nostre attività che per noi sono come figli. In questi momenti bui, ci siamo resi conto della solidarietà della popolazione, della vicinanza delle forze dell’ordine che fin dal primo momento si son resi conto delle nostre problematiche e nel loro piccolo han cercato di darci una mano.

La tenda rimane il simbolo di una lotta che andrà avanti finché non verranno attuate politiche giuste e rispettose non solo del nostro lavoro ma di quello di tutti i comparti, poiché ogni lavoro è essenziale e tutti insieme rappresentiamo la forza economica e sociale di questo paese.”

Intanto, come fa sapere lo stesso Angelo, prosegue abbastanza bene la raccolta fondi avviata la scorsa settimana dall’associazione APE Barletta a favore del giovane ristoratore.

Nessuna informazione invece per quanto riguarda la raccolta fondi messa a punto, mediante l’apertura di un conto corrente comunale, sempre a favore di Angelo.

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