“La chiusura da Covid ha interrotto la crescita di una generazione: ora bisogna saldare le alleanze tra scuola, politica e Terzo Settore. Un’intera generazione rischia, oggi più che mai, di dover rinunciare ai propri sogni. L’istruzione di bambini e adolescenti, pesantemente minacciata dalla pandemia, corre il rischio di non essere più una priorità e di doversi sacrificare in nome di salute e sicurezza”, lo afferma il consigliere Filippo Caracciolo, capogruppo PD, che ha coordinato in queste settimane le proposte di strategia regionale di contrasto alle povertà educative.
É stata approvata la richiesta di istituire l’Osservatorio regionale dei Minori. Priorità alla scuola e ai bisogni educativi, sociali e culturali di minori e adolescenti.
“La Puglia – evidenzia il consigliere regionale – è la prima Regione che mette a sistema un quadro articolato di bisogni educativi e sociali di minori e adolescenti per proporre una strategia regionale complessa e interdisciplinare.
L’Osservatorio regionale dei Minori opererà a stretto contatto con tutti i referenti istituzionali che si occupano di processi di tutela, promozione dei diritti ed erogazione di servizi con riferimento alle persone di minore età ed allo stesso tempo lavorerà in sinergia con il Forum degli adolescenti, da istituire”
“Parallelamente alle azioni dell’osservatorio – prosegue Caracciolo – la Regione Puglia formulerà una programmazione strategica e integrata per il contrasto alle povertà educative, capace di mettere a sistema risorse finanziarie derivanti da: programmi nazionali, il PNRR indispensabile per ottenere i sussidi del Recovery Fund per l’attuazione della Next Generation Eu Strategy della UE, il PON inclusione e il PON Istruzione; programmi regionali a valere su fondi strutturali e ordinari, quali il POR Puglia 2021-2027 e i piani per l’utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione.
La povertà educativa priva bambini e adolescenti delle opportunità di crescita e formazione. Cittadini adulti del domani, che saranno penalizzati dal non aver avuto le stesse opportunità dei loro coetanei economicamente stabili di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Abbiamo pertanto previsto investimenti sia infrastrutturali che sui servizi e gli aiuti immateriali, interventi volti a potenziare l’offerta didattica, formativa e socio-educativa e culturale complementare, interventi per sostenere le famiglie più fragili o con articolati bisogni di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, interventi per lo sviluppo di nuova economia sociale e nuova economia culturale, in sinergia con il Terzo Settore”
“Didattica, inclusione sociale, integrazione culturale e tempo libero: servizi modulati sulle esigenze reali delle nostre comunità territoriali che vanno tutelate e rinforzate. Questo – conclude il presidente del gruppo PD – vuole essere un forte segnale di cambiamento. Tutti siamo chiamati a essere parte integrante di Comunità educanti”